La pandemia e i lockdown hanno complicato la vita sentimentale di tutti. Ma in particolar modo quella dei single anziani, la fascia d’età a maggior rischio di sviluppare il Covid-19 in forma grave. Secondo un sondaggio condotto dai Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, e riportato dalla rivista Time, molti anziani nell’ultimo anno hanno cambiato radicalmente il loro stile di vita. Ma all’arrivo dei primi vaccini tutto (o quasi) è cambiato. Alla fine di aprile, oltre l’80 per cento dei residenti negli Stati Uniti over 65 risultava almeno parzialmente vaccinato, rispetto al solo 32 per cento delle persone tra i 18 e i 29 anni. E questo ha consentito a molti anziani, che avevano trascorso il 2020 in relativo isolamento, di ricominciare ad avere una vita sociale, compresi gli appuntamenti sentimentali.
Più selezione e meno impegno
La pandemia ha però lasciato il segno. Marianne Mohr, 60 anni, ha raccontato al Time come sia diventata più selettiva. «Se qualcuno con cui chatto online dice di non prendere sul serio il Covid-19, preferisco non incontrarlo, indipendentemente dal suo stato di vaccinazione, perché è un segno che non condividiamo gli stessi valori». Jim Byrne, un attore teatrale di 82 anni, ha confessato che gli piacerebbe incontrare una donna con la quale divertirsi e magari fare un giro insieme per il Connecticut in sella al suo scooter. «Alla mia età», ha ammesso, «non cerco niente di serio, come fare una proposta di matrimonio. La maggior parte delle persone della mia età non cerca un compagno a lungo termine. Sperano solo di sopravvivere abbastanza a lungo per divertirsi ancora un po’».
Divorzi “grigi” e nuovi partner su piazza
Se questo è il mood di molti over 65, bisogna dire che la platea delle loro possibile conquiste si allargherà quasi certamente visto il continuo aumento dei cosiddetti divorzi “grigi”, cioè quelli tra persone over 50. Si tratta di una tendenza ormai consolidata in tutto l’Occidente. Per dare due numeri, in Italia i divorzi tra “senior” nel 2019 rappresentavano il 20% del totale, 20 anni fa erano il 4/5%. Si tratta di un cambiamento sociale e culturale importante, dovuto principalmente all’allungamento della vita media degli individui che si trovano a riprogettare l’ultima fase dell’esistenza secondo criteri nuovi. In queste fasce di età, troviamo una generazione di donne che hanno attraversato il femminismo, hanno lavorato, lottato per avere il controllo della propria sessualità e in molti casi sono state bloccate tra la cura dei bambini e quella dei genitori anziani. Molte di loro non vogliono trascorrere una parte di vita che può essere ancora lunga in una relazione non soddisfacente. E in genere non sono affatto alla ricerca di un altro compagno. Semplicemente, guardano i loro mariti e pensano: sarei più felice da sola. Gli uomini, a loro volta, non sono da meno. Anche perché le statistiche mostrano che hanno maggiori probabilità di risposarsi più tardi nella vita. Chi sposano? Donne più giovani, è ovvio. Per tutti, vale comunque la variabile finanziaria. Il divorzio è più facile per chi gode di una relativa sicurezza economica. E spesso, arrivati alla decisione, anche coloro che si sentono finanziariamente solidi, scoprono che separarsi costa più del previsto. Altrettanto oneroso può essere il costo emotivo, con i figli ormai adulti che si oppongono al divorzio dei genitori e la paura di abbandonare relazioni di lunga data per ritrovarsi soli e più tristi di prima.