Un imprevisto complica le prime fasi della 38° Spedizione Italiana in Antartide. Davanti alla base italiana Mario Zucchelli sul Mare di Ross sarebbe dovuto atterrare l’aereo cargo C130J dell’Aeronautica Militare. Il velivolo però non può fermarsi sulla banchisa, perché il ghiaccio è troppo sottile. Esso tuttavia è fondamentale per il trasporto del personale, dei viveri e del materiale.
Senso le misure effettuate dai primi tecnici, l’estensione del ghiaccio marino è molto inferiore alla norma, così come lo spessore della banchisa. Con ogni probabilità è colpa di diversi episodi di vento molto forte avvenuti nei mesi scorsi, tempeste che hanno ripetutamente frammentato il ghiaccio e lo hanno portato al largo, impedendo il suo consolidamento.
I responsabili del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide stanno cercando delle soluzioni. Come ha comunicato Elena Campana, dall’Unità Tecnica Antartide dell’ENEA, si potrebbe deviare sulla base americana di McMurdo. In alternativa «valuteremo la possibilità di poter utilizzare la pista di atterraggio in ghiaia di Boulder Clay, in fase di completamento delle lavorazioni».