L’Anpi di Carmagnola non potrà celebrare il 25 Aprile con il tradizionale pranzo nella piazza della città alle porte di Torino, che si svolgerà in uno spazio privato, messo a disposizione dal circolo Casa Frisco. «Ne avremmo fatto volentieri a meno dell’ennesima polemica, dell’ennesima difficoltà dell’affrontare questo tema, ma a quanto pare a qualcuno questa giornata proprio non va giù. È veramente avvilente constatare che tanti comuni a noi limitrofi, con amministrazioni di centro destra, abbiano dei cartelloni ricchissimi di eventi e di iniziative legate alla Memoria della Resistenza e noi invece si debba faticare così per un pranzo», scrive l’Anpi Carmagnola su Facebook.

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Anpi di Carmagnola, rifiutata la proposta “pro Ucraina” della sindaca
A ricostruire la vicenda è sempre l’Anpi di Carmagnola. «Il consigliere comunale a cui è stata affidata la delega alla Consulta, Lorenzo Stella (Fdi) ha deciso che il pranzo non era opportuno perché “fazioso e divisivo”, e ha di fatto ritirato la consulta dall’organizzazione dell’evento». In un incontro successivo, la sindaca Ivana Gaveglio, anche lei di Fratelli d’Italia, ha provato a ricucire, proponendo di organizzare un pranzo in piazza per la pace in Ucraina: «Ci abbiamo riflettuto, ma poi abbiamo valutato che il 25 Aprile va festeggiato per quel che è e la pace in Ucraina non può essere usata come merce di scambio per chi ha difficoltà a festeggiare la Festa della Liberazione».

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Il presidente di Anpi Carmagnola: «Il 25 Aprile si ricordano partigiani, Resistenza e liberazione da nazifascismo»
L’Anpi ha così tentato di procedere in autonomia, chiedendo i permessi per la somministrazione e l’uso del suolo pubblico. Ma con i tempi molto stretti, ha deciso di chiedere ospitalità al circolo privato Casa Frisco, che ha dato subito la sua disponibilità. «Da adesso in poi, escludendo le celebrazioni ufficiali cittadini, la nostra collaborazione con il Comune è finita», ha dichiarato l’Anpi Carmagnola. Così il presidente Federico Cano Correa: «Siamo disponibilissimi a organizzare un momento di solidarietà a sostegno del popolo ucraino, ma non il 25 Aprile che è il giorno in cui si ricordano i partigiani, la lotta di resistenza e la liberazione da nazifascismo e di quello si deve parlare». La sindaca Gaveglio sceglie di non commentare: «Celebro con molta serietà istituzionale la giornata come ho fatto dal 2016, anno in cui sono a capo di questa amministrazione».