Mai lasciare sola un’amica. Soprattutto dopo la delusione di una mancata rielezione in parlamento. In questo caso le amiche sono due e la mano è arrivata dalla ministra per l’Università e la ricerca, Anna Maria Bernini. La ex capogruppo in Senato di Forza Italia, infatti, ha voluto con sé al dicastero Fiammetta Modena e Maria Alessandra Gallone, entrambe ex senatrici azzurre che hanno fatto flop alle elezioni politiche del 25 settembre 2022.

Da Pichetto Fratin a Zangrillo, riciclo continuo per i non eletti
Continua, così, l’operazione ripescaggio che sta vedendo protagonisti i ministri di Forza Italia nei confronti di chi non è stato (ri)eletto. Del resto, tra taglio dei parlamentari e il boom elettorale di Fratelli d’Italia, non sono stati pochi gli ex deputati e senatori costretti a rimanere fuori dal Palazzo. Così, dopo il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, che ha voluto come consigliera la ex senatrice Roberta Toffanin, e il titolare della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, che ha chiamato a Roma il (pure lui ex) senatore Marco Perosino, è ora la volta della Bernini. La senatrice (lei è stata rieletta) Bernini ha voluto al suo fianco Maria Alessandra Gallone, come consigliera per le politiche dell’innovazione e della sostenibilità in ambito universitario e della ricerca anche in attuazione del Pnrr, e Fiammetta Modena come consigliera per i rapporti istituzionali e l’attività legislativa e parlamentare.

Gallone, ex giornalista e speaker di Rtl 102.5
Gallone, un debutto professionale come giornalista e speaker nella redazione di Rtl 102.5, è in Forza Italia dal 2013. Più volte eletta nel consiglio comunale di Bergamo, città natale, è stata senatrice sia nell’ultima legislatura sia nella XVI, anni 2008-2013. Nel curriculum si legge anche che è presidente della fondazione Its “Leonardo Academy”, socia sostenitrice dell’associazione Luberg (Laureati Università di Bergamo) e socia dell’Associazione BergamoScienza che si occupa di sostenere, promuovere e divulgare l’evoluzione scientifica e l’innovazione tecnologica alle nuove generazioni attraverso l’organizzazione annuale di un festival mondiale della Scienza in collaborazione con Confindustria, Camera di Commercio, Ubi Banca, UniBg e Università Vita e Salute San Raffaele. Ora la nuova esperienza al ministero. Compenso? Niente male: 3.750 euro lordi al mese, che fanno 45 mila l’anno.

Modena, grande attivismo ma non ripagato alle urne
Un po’ meno prenderà Fiammetta Modena, 30 mila l’anno. Avvocata umbra, Modena è stata già senatrice nella scorsa legislatura. E consigliera dell’ex ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta. Anche lei, come Gallone, ha mancato la rielezione alle politiche nonostante una campagna attivissima, tutta raccontata sui social dove non mancano i video proprio a fianco della Bernini.

Nella sua squadra, la ministra ha anche confermato Stefano Paleari come consigliere per l’attuazione del Pnrr. Paleari, già commissario straordinario di Alitalia, è stato pure presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane. Il compenso è stato fissato in 60 mila euro lordi l’anno. Infine nel team di Bernini c’è posto per Luigi Nicolais come consigliere per le politiche sulla ricerca. Curriculum lunghissimo, qualcuno se lo ricorderà ministro della Pa nel Governo Prodi II, nel 2006-2008. Sarà al fianco di Bernini a titolo gratuito.