Dalla confusione delle feste al silenzio della preghiera. Dalle macchine costose, al voto di castità. La vita di suor Mary Joseph ha fatto giravolte incredibili ma, in un modo o nell’altro, alla fine l’ha portata esattamente lì, dove aveva sempre immaginato di arrivare.
Ann Russell Miller, vita da socialite
Scomparsa nel 2020, a 92 anni, prima di entrare in convento, Ann Russell Miller è stata una ricca socialite di San Francisco. Era famosa in città per lo sfarzo dei suoi party e una quotidianità scandita da eventi mondani e serate all’opera. Nata nel 1928, sin da piccola, però, aveva sempre manifestato il desiderio di farsi suora. Progetto in origine anche coltivato, poi interrotto dal fulminante incontro con l’amore. Un sentimento forte che l’ha portata, a soli 20 anni, a sposare Richard Miller, futuro vicepresidente della Pacific Gas and Electric. «A 27 anni era già mamma di cinque bambini», ha raccontato Mark Miller, il più giovane tra i figli, alla BBC, «Ne avrebbe avuti altri cinque, una squadra di basket».
Gioco, fumo e guida sportiva: tutti i vizi di Ann Russell Miller
La maternità non le ha impedito di concedersi svaghi e vizi. Circondata da schiere di amici, fumava, beveva e giocava a carte. Si era ritagliata anche il tempo per lo sport, appassionata di immersioni in mare aperto. Allergica alle regole, era un’automobilista poco convenzionale e una donna aperta alle sfide. «Guidava in maniera così spericolata che la gente che aveva il coraggio di salire in auto con lei, ne usciva dolorante. Da un giorno all’altro, poi, ha smesso di fumare, consumare alcol e caffeina, una prova che è riuscita a superare senza perdere la pazienza, né commettere alcun reato».
Incredibilmente multitasking, in una villa di nove stanze, si è occupata della famiglia, organizzando contemporaneamente vacanze da sogno sulla neve e crociere sul Mediterraneo. Una vita di agi, senza la pretesa di tenere tutto per sé. Si è dedicata, infatti, alla beneficienza e ha donato grosse somme alla Chiesa Cattolica o a progetti a sostegno di studenti meritevoli e senzatetto.
Nella morte del marito, la spinta per il convento
È stata la morte del marito nel 1984 a spingerla verso un cambio di rotta. Così cinque anni dopo, con la vita di prima alle spalle, è entrata in uno degli ordini religiosi più rigorosi in assoluto: quello delle carmelitane, nel convento delle Sisters of Our Lady a Des Plaines, in Illinois. Una decisione drastica, comunicata ad amici e famiglia in occasione del suo 60esimo compleanno. Al party all’Hilton, alla presenza di 800 invitati, raccontò di voler dedicare gli ultimi 30 anni della vita a Dio.
Da Ann Russell Miller a suor Mary Joseph
Anche in una routine scandita dalla preghiera, suor Mary Joseph (questo il nuovo nome) ha trovato il modo per non rinunciare al suo anticonformismo: «Era una suora atipica», ha spiegato il figlio Mark, «Non cantava bene, era spesso in ritardo agli appuntamenti e dava da mangiare ai cani randagi, cosa assolutamente proibita». Gli agi della villa sulla baia di San Francisco sono diventati presto un ricordo, a cui avrà pensato qualche volta dalla tavola in legno che usava come letto. Addio anche ai look scintillanti e ai décolleté di Versace: al loro posto un abito marrone senza pretese e un paio di sandali in cuoio.
Anche la famiglia sacrificata per la fede
Una volta in convento, tuttavia, gestire i contatti con la famiglia non è stato semplice. «L’ho vista solo due volte negli ultimi 33 anni e, durante le visite, non l’ho mai potuta abbracciare o toccare», ha aggiunto Mark. Per quanto abbia provato, prima della sua morte, non è riuscita a conoscere i 28 nipoti e la dozzina di bisnipoti che poteva vantare. «Abbiamo avuto un rapporto parecchio complicato. È nata negli anni ’20 e morta nel 2020. È stata tante persone in una, prima Ann Russell Miller, poi Suor Mary Joseph. Spero solo che in cielo abbia ritrovato papà».