A volte ritornano. Non stiamo parlando dei racconti di Stephen King, ma di alcuni animali che, creduti estinti, sono stati nuovamente avvistati in varie regioni del Pianeta. L’ultimo è lo Pseudomys gouldii o topo di Gould, roditore caratteristico dell’Australia che non veniva avvistato dal 1895. Oggi però, a distanza di più di 125 anni, alcuni studiosi si sono imbattuti in un esemplare mentre effettuavano una ricerca parallela su una piccola isola a Shark Bay, nell’Ovest dell’Australia. Il topo di Gould non era estinto, si era solo nascosto per oltre un secolo.
Un fenomeno spesso guidato dalla mancanza di dati
Per quanto tale evento possa sembrare bizzarro, in realtà è molto frequente. È l’Effetto Lazzaro e si verifica quando gli scienziati avvistano esemplari di alcune specie a lungo considerate estinte. «La colpa è la mancanza di dati», ha detto a El Paìs David Roberts, del Durrell Institute for Conservation and Ecology dell’Università del Kent. «Per catalogare una specie come “estinta”, gli scienziati si affidano ai dati, ma a volte semplicemente non sono sufficienti e quindi si cade in errore». Nel corso degli anni sono stati tanti i casi in cui diverse specie sono “tornate” a nuova vita. È il caso, ad esempio, del celacanto, pesce preistorico che si credeva estinto 65 milioni di anni fa assieme ai dinosauri. Fino a quando non è stato nuovamente avvistato, nel 1938, a largo del Madagascar, nell’Africa sud-orientale, e in Indonesia. Come riportato da uno studio sulla rivista Cell, attualmente sono presenti in natura due sottospecie dell’originale, capaci di vivere per oltre un secolo. A rendere difficoltoso il loro avvistamento è stato principalmente l’habitat naturale: questo pesce vive infatti a 160-200 metri di profondità.
I ritorni: dal ratto canguro di Gilbert alla tartaruga Fernandina delle Galapagos
Il 900 è stato anche il secolo della “riscoperta” del ratto canguro di Gilbert, roditore australiano grande quanto un coniglio. Avvistato per la prima volta nel 1840, è scomparso dai radar agli inizi del XX secolo prima di essere nuovamente avvistato nel 1994 dalla dottoressa Elizabeth Sinclair. La ricercatrice, che ha parlato della sua scoperta su The Conversation, ritiene che a oggi ne siano rimasti solo 100 esemplari, soprattutto a seguito di un grande incendio del 2015 che ha distrutto il 90 per cento del loro habitat naturale. Più recente invece il caso che riguarda una tartaruga gigante Fernandina delle isole Galapagos. A lungo si è ritenuto che questo enorme rettile fosse estinto, poiché l’ultimo esemplare conosciuto era morto nel 1906. Tuttavia, un gruppo di ricercatori del Parco Nazionale delle Galapagos guidato da Danny Rueda ne ha trovato un altro all’inizio del 2019. Si tratta di una femmina di 90 anni, chiamata Fernanda, e potrebbe non essere sola. Un ritrovamento che «genera grandi speranze di recupero», ha detto Rueda a El Paìs.
La “resurrezione” alle Mauritius della Ramosmania rodiguesii
L’Effetto Lazzaro non riguarda solo gli animali. Nel 1979, uno studente di 12 anni delle isole Mauritius trovò in una strada vicina alla sua abitazione un fiore di Ramosmania rodriguesii, vegetale considerato estinto dagli inizi degli Anni 40. Una scoperta che, come avviene per la maggior parte di questi casi, è stata guidata dalla fortuna. È questo almeno il parere di Gabi Martínez, autore del libro Animali invisibili, secondo cui è necessario «affidarsi al caso e cambiare prospettiva, andando oltre la visione collettiva, così da aprire un mondo di gioielli straordinari».