Anidride carbonica introvabile: il caso Acqua Sant’Anna e lo stop alla produzione

Redazione
07/07/2022

Il caos materie prime investe anche l'acqua gassata. Manca Co2, perché le aziende «preferiscono destinare la produzione al comparto della sanità». Fermato il 30 per cento della produzione dell'azienda.

Anidride carbonica introvabile: il caso Acqua Sant’Anna e lo stop alla produzione

La crisi delle materie prime sta generando enormi disagi in tutti settori. Sembrava impensabile, però, che potesse toccare anche quello dell’acqua gassata. Tra le materie più ricercate, diventata difficile da reperire, c’è infatti anche l’anidride carbonica. Una situazione particolare che è stata annunciata da Alberto Bertone, presidente e amministratore delegato di Acqua Sant’Anna, un celebre marchio conosciuto in tutta Italia. Bertone ha spiegato che «la Co2 è introvabile e anche tutti i nostri competitori sono nelle stessa situazione. Siamo disperati». La disperazione di cui parla è presto spiegata: Acqua Sant’Anna ha dovuto fermare le linee di produzione di quei prodotti che hanno bisogno dell’anidride carbonica, circa il 30 per cento della sua intera produzione.

Anidride carbonica introvabile: il caso Acqua Sant'Anna e lo stop alla produzione. L'Italia potrebbe dover dire addio all'acqua gassata
Un bicchiere d’acqua gassata (Twitter)

La crisi dell’acqua gasata: manca l’anidride carbonica

La scelta di Acqua Sant’Anna annunciata da Alberto Bertone è netta, soprattutto perché l’azienda di Vinadio è uno dei più grossi produttori europei di acque oligominerali. Il presidente ha spiegato che si tratta di «un altro problema gravissimo che si aggiunge ai rincari record delle materie prime e alla siccità che sta impoverendo le fonti». Bertone imputa la difficoltà di reperire Co2 a una scelta delle stesse aziende che la rivendono. Secondo lui, infatti, «preferiscono destinare la produzione al comparto della sanità». E così l’acqua gassata rischia di sparire.

Anidride carbonica introvabile: il caso Acqua Sant'Anna e lo stop alla produzione. L'Italia potrebbe dover dire addio all'acqua gassata
Uno stabilimento (Twitter)

Bertone: «L’acqua gassata rischia di finire»

Il presidente è stato lapidario nel suo annuncio. «Saremmo disposti a pagarla di più anche se già costava carissima ma non c’è stato verso di fare cambiare idea ai nostri fornitori», ha dichiarato, prima del grido d’allarme: «Così l’acqua gasata rischia di finire. Una volta finiti gli stock nei magazzini di supermercati e discount, non ci saranno più bottiglie in vendita». Alberto Bertone ha voluto poi ricordare la precedente crisi dell’anidride carbonica. Alla fine dello scorso anno una situazione simile è stata vissuta soprattutto nel Regno Unito, «ma eravamo riusciti a tamponare quella che in questi giorni sta ripresentandosi in forma di vera emergenza, che riguarda tutti i produttori europei».

Acqua Sant’Anna come CF Fertilizers

L’azienda italiana sta rivivendo quanto accaduto nel Regno Unito soltanto pochi mesi fa. Fu proprio lo stop alla produzione imposto da CF Fertilizers a Teesside e Ince a sbloccare la situazione, durante la precedente crisi dell’anidride carbonica. Adesso Acqua Sant’Anna attende «un piccolo carico che ci arriverà dall’Olanda, ma ci servirà per qualche giorno, forse soltanto uno». E poi? Il rischio è di dover dire addio all’acqua gassata.