Indagato per omicidio Franco Battaggia, l’imprenditore ex datore di lavoro di Anica Panfile, la 31enne trovata priva di vita sul greto del fiume Piave, a Spresiano, nella provincia di Treviso, il 21 maggio scorso. Era deceduta quando qualcuno ha gettato via il cadavere nel fiume.

L’ex datore di lavoro di Anica Panfile indagato per omicidio
Novità importanti nelle indagini che riguardano la morte di Anica Panfile, la donna romena di 31 anni trovata nel fiume Piave, a Spresiano il 21 maggio scorso. Il principale indagato per omicidio ora è Franco Battaggia, l’imprenditore trevigiano ex datore di lavoro di Anica. Stando a quanto ricostruito, i Carabinieri del Nucleo investigativo trevigiano questa mattina hanno effettuato perquisizioni nella casa di Battaggia ad Arcade, alla pescheria dell’uomo, situata a Spresiano, e nelle sue automobili. Battaggia è stato da sempre considerato l’ultimo uomo che avrebbe incontrato Anica Panfile: l’imprenditore aveva dichiarato, nei giorni successivi alla scomparsa di Anica, di avere avuto un colloquio con lei nella propria abitazione per normali questioni connesse a documenti fiscali per il lavoro.

La svolta nelle indagini
L’indagine sulla morte di Anica Panfile, che ha lasciato quattro figli, ha avuto una svolta significativa nel momento in cui l’autopsia affidata al consulente Antonello Cirnielli ha stabilito che la giovane non si era suicidata. Anica non sarebbe morta annegata ma il decesso sarebbe avvenuto in seguito a una serie di ferite inflitte in più parti del corpo. Era già stata ammazzata, a questa conclusione è arrivata la Procura di Treviso, quando qualcuno ha gettato via il corpo, abbandonandolo nel fiume. Il cadavere è stato gettato da un vicino viadotto dell’autostrada A27. L’ultima volta che Anica Panfile era stata vista era il pomeriggio di giovedì 18 maggio, ad Arcade. Altri elementi fondamentali alle indagini sarebbero stati scovati dall’esame delle immagini dalle telecamere di sorveglianza del paese.