Angelino Alfano ha trovato il quid. Un’altra volta. È stato infatti nominato nuovo consigliere e presidente del Consiglio di amministrazione di Astm al posto del dimissionario Alberto Rubegni. L’ex ministro nei governi Berlusconi, Letta, Renzi e Gentiloni è stato scelto dall’assemblea della società che fa parte del gruppo Gavio e controlla le autostrade piemontesi Asti-Cuneo, Torino-Milano, Torino-Piacenza e Torino-Savona. L’assemblea di Astm ha anche approvato il bilancio di esercizio 2022 e ha preso atto del bilancio consolidato 2022, nonché della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2022. Deliberata anche la distribuzione del dividendo attingendo da una parte della riserva “utili (perdite) portati a nuovo” per un ammontare di 0,46 euro per azione, quindi complessivamente per un importo pari a 29,9 milioni.
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Dalla consulenza nello studio BonelliErede alla presidenza del Policlinico San Donato e de La Villata Spa
Alfano così aggiunge sul curriculum la terza e prestigiosa poltrona. L’ex leader del Nuovo centrodestra e di Alternativa Popolare nel 2018 aveva lasciato definitivamente la politica per tornare alla professione di avvocato. Uscito dai radar delle cronache dei giornali, era entrato come consulente per poi diventare partner nello studio legale BonelliErede dove, sfruttando le competenze e i contatti maturati alla Farnesina durante il governo Gentiloni, si è occupato soprattutto di questioni di diritto e diplomazia internazionale con attenzione specifica all’area del Mediterraneo. L’unico trait d’union con la politica a cui non ha rinunciato è la presidenza della Fondazione De Gasperi. L’ex delfino rinnegato di Silvio Berlusconi è poi approdato, nel 2019, alla presidenza del gruppo Ospedaliero San Donato, la holding della famiglia Rotelli attiva nella sanità privata che controlla anche il San Raffaele e l’ortopedico Galeazzi a Milano. Non solo. Dal 27 febbraio scorso Alfano è presidente anche di La Villata spa, società controllata da Esselunga e che gestisce gli immobili della nota catena della Gdo. Un anno fa Alfano è stato insignito dal presidente Sergio Mattarella dell’alta onoreficenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana. «Già da quattro anni», ha scritto Alfano su Linkedin, «non svolgo un servizio pubblico e la dimensione privata e professionale, che ho preferito con una scelta che confermo anche alla luce del tempo trascorso, mi appaga e gratifica. Ancor di più in questa dimensione privata, il riconoscimento ricevuto dalla più alta carica della nostra Repubblica mi ricorda che tutti noi, indipendentemente dalle responsabilità, dai ruoli, dal tratto di strada che percorriamo in un dato momento delle nostre esistenze, abbiamo infinite possibilità di metterci a disposizione delle nostre comunità».
