Nell’ottobre 2022 aveva ucciso un dipendente del Carrefour di Assago e ora, secondo la perizia psichiatrica, Andrea Tombolini è affetto da un disturbo mentale e deve stare in una comunità.
Andrea Tombolini finisce in comunità
Il giudice delle indagini preliminari di Milano Patrizia Nobile ha deciso che il posto giusto per Andrea Tombolini non è il carcere bensì la comunità. Il 46enne dovrà scontare la sua pena per le accuse di omicidio e tentato omicidio dal centro riabilitativo indicato dalla Gip. L’uomo, il 27 ottobre dello scorso anno, accoltellò a morte un dipendente del centro commerciale Carrefour di Assago e ferì gravemente due persone prima di essere arrestato. Al pm ha detto di aver ucciso perché pensava di essere malato e provava invidia per chi vedeva felice.

Una perizia psichiatrica lo aveva dichiarato completamente capace di intendere e di volere. Non finirà quindi agli arresti domiciliari a casa, come aveva chiesto la sua difesa, ma in una comunità, dalla quale non potrà allontanarsi senza il permesso del giudice. Tombolini, secondo la perizia effettuata, è affetto da un disturbo mentale, ma non di gravità tale da escludere o far scemare la capacità di intendere e di volere. Secondo gli esperti, però, il suo disturbo «lo rende un soggetto estremamente vulnerabile e non idoneo a fronteggiare l’ambiente carcerario».
Il Gip ha dato delle direttive precise al personale della comunità che lo ospiterà: «Il controllo assiduo da parte del personale della struttura, la collocazione in stanza singola con spazi comuni videosorvegliati, la preclusione di oggetti pericolosi quali coltelli e oggetti di vetro e uscite solo se autorizzate dall’autorità giudiziaria».

L’accoltellamento al Carrefour di Assago
Il 46enne imputato, il 17 ottobre scorso aveva accoltellato sei persone uccidendone una nel centro commerciale Carrefour di Assago. Tra i feriti anche il calciatore del Monza Pablo Marì, colpito alla schiena. Il pm Paolo Storari aveva accusato Tombolini di omicidio e tentato omicidio plurimo. L’uomo era entrato nel centro commerciale in tarda serata, aveva raggiunto la corsia dei casalinghi prendendo un coltello da cucina, cominciando poi a correre e urlare. Aveva colpito le sue vittime alle spalle e scegliendole a caso, tra queste un uomo di 40 anni e due anziani di 72 e 80.
Il dipendente boliviano Luis Fernando Ruggeri, di 47 anni, era stato raggiunto da un’unica coltellata al torace ed era deceduto durante il tragitto in ospedale. Tombolini è stato fermato poi vicino alla cassa 19, a disarmarlo l’ex calciatore Massimo Tarantino.