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Analisi del Dna antico svela il massacro medievale degli ebrei di Norwich

Alla fine del XII secolo, numerosi ebrei furono uccisi dai Crociati a Norwich. Grazie all’analisi del Dna antico, gli archeologi potrebbero aver identificato alcune vittime.

31 Agosto 2022 15:25 Fabrizio Grasso
Nel 1190 numerosi ebrei furono uccisi dai Crociati a Norwich. Con l’analisi del Dna, gli archeologi potrebbero aver identificato le vittime.

Nel 2004 a Norwich, nel Regno Unito, durante i lavori in un cantiere riapparvero 17 corpi sul fondo di un pozzo medievale. Oggi, grazie all’analisi del Dna gli archeologi britannici potrebbero aver fatto luce sulla loro identità e i dettagli sono scioccanti. Si tratterebbe di ebrei ashkenaziti trucidati nel 1190 dai Crociati in partenza per la Terra Santa, come riporta il manoscritto di un cronista medievale dell’epoca. Il legame non è ancora certo, ma diversi dettagli sembrano portare a tale conclusione.

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Cosa ha spinto gli archeologi a identificare i corpi con gli ebrei di Norwich

Dopo il ritrovamento di 18 anni fa, gli esperti avevano a lungo dibattuto sulla reale identità delle vittime. Si tratta dei corpi di sei adulti e 11 bambini, la cui disposizione non uniforme ha fatto pensare che possano essere stati gettati nel pozzo post mortem. Per capire meglio la causa del decesso, un nuovo team ha oggi fatto uso dell’analisi del Dna antico. I risultati dello studio sono disponibili sulla rivista Current Biology. Hanno scoperto che quattro individui appartengono alla stessa famiglia, tra cui una bambina fra 5 e 10 anni. Quasi certamente si tratta di ebrei ashkenaziti, discendenti dell’antico popolo diffusosi in Europa centrale. «Sono felice che la tecnologia abbia aiutato a capire questo caso storico ormai freddo», ha detto alla Cnn Selina Brace, ricercatrice del Museo di Storia Naturale di Londra e principale autrice del progetto.

Nel 1190 numerosi ebrei furono uccisi dai Crociati a Norwich. Con l’analisi del Dna, gli archeologi potrebbero aver identificato le vittime.
La ricostruzione al computer di due corpi trovati a Norwich (Twitter)

Gli archeologi hanno identificato i corpi con le vittime della violenza antisemita a opera dei Crociati nel 1190. L’evento, fra i più tragici della storia di Norwich, è narrato dal cronista dell’epoca Ralph De Diceto nel suo manoscritto Imagines Historiarum II. «Molti di coloro che si stavano affrettando a Gerusalemme decisero di insorgere prima contro gli ebrei. Di conseguenza, il 6 febbraio 1190 tutti gli ebrei di Norwich furono massacrati», si legge nelle cronache medievali. Non è noto il numero delle vittime di quella notte. A conferma dell’ipotesi di Brace e compagni, il pozzo sorgerebbe proprio all’interno del quartiere ebraico della città, ma non vi è ancora certezza del collegamento. L’analisi al radiocarbonio infatti restringe la datazione soltanto fra il 1161 e il 1216, periodo in cui avvenne la Grande Rivolta del 1174 fra re Enrico II e i suoi tre figli.

Gli esperti hanno anche identificato i tratti fisici di un bambino

Come sottolinea anche la Cnn, finora nessuno aveva avuto modo di analizzare il Dna antico degli ebrei in ottemperanza al divieto di disturbarne le sepolture. «Non sapevamo la loro discendenza prima delle analisi genetiche», ha sottolineato Mark Thomas, docente universitario di Londra e coautore dello studio. Si è così scoperto che alcune vittime erano affette da malattie genetiche comuni fra gli ebrei ashkenaziti, tra cui la malattia di Tay-Sachs, letale durante l’infanzia. «È stato davvero sorprendente scoprire simili dettagli». Gli archeologi hanno potuto poi persino identificare i tratti somatici di uno dei bambini. Probabilmente aveva occhi azzurri e capelli rossi, ulteriore conferma della sua discendenza ashkenazita. «La nostra scoperta ci consente di confrontarci con il vero orrore di quell’epoca», ha concluso Brace.

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