Una foto che, solo pochi giorni fa, aveva lasciato tutti a bocca aperta, quella che ritraeva Ana Obregon uscita dall’ospedale con una neonata in braccio, e una storia che continua a tingersi di nuovi particolari. La bimba nata da una gestazione di cui lei è stata inizialmente indicata come la madre, è sua “nipote” biologica. Com’è possibile? Perché la piccola, nata il 20 marzo, è stata concepita dal seme congelato di suo figlio Aless Lecquio, morto nel 2020 per un tumore.

Ana Obregon rivela nuovi dettagli sulla nascita della figlia
L’attrice ha sedato le polemiche infuocate degli ultimi giorni con un’intervista rilasciata al settimanale ìHola!.: «Legalmente è mia figlia, e così viene indicato sul suo passaporto. La registrerò presso il Consolato spagnolo e così potrò portarla a casa. Ho preso la decisione di iniziare il processo di maternità surrogata, che come è noto implica la partecipazione di una donatrice di ovulo e di una gestante, il giorno stesso in cui lui è volato in cielo», ha detto in riferimento al figlio.
La donna ha poi fornito dettagli sugli aspetti legali, asserendo che tutto il procedimento seguito per arrivare alla nascita della bambina è legale, e ha anche dichiarato che sarà principalmente lei a prendersene cura: «Le dirò: tuo papà è in cielo e prima che tu arrivassi era ciò che più desiderava al mondo, e tua mamma è una donatrice, e basta. Che problema c’è?». Svelato il mistero su una delle vicende più criticate dal Paese, con la ministra dell’Uguaglianza spagnola Irene Montero che aveva equiparato il ricorso alla maternità surrogata ad «una forma di violenza contro le donne».