Amsterdam si prepara a cambiare volto in una delle sue zone più famose, il red light district. Nel quartiere a luci rosse potrebbero spuntare delle tende da mettere sulle vetrine in cui le lavoratrici del sesso si mostrano ai clienti. L’amministrazione comunale della celebre città olandese, infatti, ha deciso che per ridurre quello che chiama «turismo molesto» sarà necessario coprire le vetrine. Niente più donne in mostra ma al loro posto un qr code da scannerizzare con cui gli eventuali clienti potranno prenotare le visite. Le stesse lavoratrici, però, non sono d’accordo con il provvedimento che, secondo loro, le espone a numerosi rischi.

Tende alle vetrine nel quartiere a luci rosse
Per «turismo molesto» l’amministrazione intende ciò che accade sempre più spesso lungo le vie del quartiere a luci rosse. Molti si ubriacano e si rendono protagonisti di comportamenti inappropriati o schiamazzi che indispettiscono gli abitanti. I visitatori, tra cui moltissimi stranieri, vengono richiamati dallo spettacolo delle donne in vetrina. Così ora non potranno più veder nulla, se non scannerizzando un codice. Ma la strategia complessiva delle autorità sembra essere rivolta a un trasferimento dell’intera area, se non addirittura alla sua chiusura permanente. La prostituzione resta legale ad Amsterdam, ma non tutti vedono il fenomeno del red light district di buon occhio.

Le lavoratrici protestano: «Così siamo meno sicure»
Al Daily Telegraph è una sex worker a spiegare che non si tratta di un provvedimento ben accolto dalle lavoratrici. Il suo nome d’arte è Lucy e racconta: «Dicono che la nuova legge è per la mia protezione, ma è assurdo. Con le tende aperte, se si presenta uno ubriaco, lo capisco subito e non lo faccio entrare». D’altra parte, il partito liberale, che ha proposto la norma, sostiene il contrario. Ilana Rooderkerk, capo della sezione cittadina e proponente effettiva della delibera, parla di lavoratrici degradate dai turisti. Mentre a rispondere è la fondatrice del Pic, il Centro informazione sulla prostituzione, Nadia van der Linde, che chiede al governo di mettere nel mirino i turisti e non le sex workers. Ad Amsterdam si voterà nei prossimi giorni anche un’altra norma, quella sul divieto di cannabis nel weekend.