Ambra Angiolini, conduttrice del Concertone del Primo Maggio per il sesto anno consecutivo, ha parlato al Corriere dell’evento musicale e della polemica tra il ministro Guido Crosetto e il fisico Carlo Rovelli.

Le parole di Ambra Angiolini sulla polemica Crosetto-Rovelli
Ambra Angiolini è stata intervistata dal Corriere della Sera in seguito alla fine del Concertone del Primo Maggio. Ovviamente, Ambra ha specificato la sua posizione sul dibattito tra Guido Crosetto e Carlo Rovelli. Sul palco, la Angiolini aveva ricordato che non è buona regola attaccare chi non è presente e non può replicare, mentre nell’intervista ha spiegato: «E per questo sono stata attaccata sui social. Ma resto convintissima di quello che ho detto, l’ho fatto per una questione di umanità, di correttezza. Sul palco del Concertone non c’è alcuna censura, c’è libertà di espressione, io per prima non ho mai avuto pressione negli anni su cosa dire o cosa non dire, ma ognuno si prende le proprie responsabilità. E io l’ho fatto. La liturgia dei media vuole che quando si esprime la propria opinione, occorre sapere che se non è previsto un contraddittorio (e un concerto non è una tribuna politica) non si possa attaccare un assente. Io ho precisato questo, senza entrare nel merito. Sono meccanismi base della tv che ormai conosco bene anche se non c’è più Boncompagni che mi parla nell’orecchio. Ormai le ho imparate le regole, lui mi ha insegnato tutto molto bene».

Le parole sull’edizione dell’evento musicale
Ambra Angiolini ha parlato anche dell’edizione 2023 del Concertone di Primo Maggio. Al riguardo ha detto: «Sono fierissima di questa edizione. Quando sono arrivati i dati d’ascolto abbiamo pianto tanto. Un’edizione molto difficile perché non volevamo inveire da quel palco, non volevamo lanciare accuse, ma far capire che è bene lavorare tutti nella stessa direzione, senza usare la rabbia. E ci siamo riusciti».