Il 29 luglio 2021, una ragazzina partirà da Gaziantep, città turca a pochi chilometri dal confine siriano, per iniziare un viaggio verso Manchester lungo 8000 km. Il suo nome è Amal, ha nove anni, sta cercando disperatamente la madre che, uscita di casa alla ricerca di cibo, non è mai più tornata.
Sembra una storia vera, presa dalle cronache. E, invece, è il copione di uno spettacolo teatrale. La bambina in questione, infatti, è una gigantesca marionetta realizzata con canne e fibra di carbonio. Amal è la protagonista di The Walk, ambizioso progetto itinerante nato per sensibilizzare il pubblico sul dramma umanitario dei richiedenti asilo e dei migranti
Uno spettacolo teatrale lungo 8 mila chilometri
Ideato da un team di produttori inglesi (David Lan, Stephen Daldry, Tracey Seaward) in collaborazione con la compagnia teatrale Good Chance, la messa in scena di The Walk tra luglio e novembre punta a toccare ben otto Paesi grazie al contributo di una squadra di nove burattinai (molti dei quali rifugiati), preparati dall’eritreo Girum Bekele, l’artista che ha progettato e realizzato la bambola alta 3,5 metri. «In sostanza, il nostro è uno spettacolo che si spalma su quattro mesi e utilizza un palcoscenico di 8 mila chilometri», ha spiegato il produttore David Lan al Guardian. «Un traguardo che, all’inizio, nessuno di noi ha mai pensato si potesse tagliare». Nel frattempo, prima ancora dell’esordio, Amal ha attirato l’attenzione di un gruppo di celebrità tra cui l’attrice Gillian Anderson che ha deciso di essere ambasciatrice dell’evento.
Tremendously proud to be contributing to this extraordinary venture. Little Amal, a 3.5m tall puppet, will walk across Europe to highlight the stories of millions of young refugees.
Please, please watch & participate. @walkwithamal @GoodChanceCal https://t.co/imBsUgpJuq pic.twitter.com/O3oGF86LMe
— Gillian Anderson (@GillianA) October 7, 2020
Amal e il campo profughi di Calais
A ispirare gli ideatori di The Walk, il campo profughi di Calais distrutto da un incendio nel 2015. «Il giorno in cui sono arrivata nella Giungla ha cambiato la mia vita», ha spiegato Tracy Seaward. «Ho capito che avrei dovuto fare qualsiasi cosa pur di aiutare quella gente. Da quel momento, mi dedico in parallelo al teatro e al volontariato. Talvolta mescolandoli». È proprio in quel contesto che i drammaturghi Joe Murphy e Joe Robertson hanno fondato il Theatre of Hope, uno spazio dedicato ai rifugiati. Tra i migranti che hanno partecipato ai workshop anche Girum Bekele che, fuggito dall’Eritrea e approdato a Calais, grazie alle sue doti artistiche ha trovato nel teatro la strada per ottenere un permesso di soggiorno e stabilirsi in Inghilterra. Fino ad arrivare a collaborare con Murphy e Robertson al progetto di Amal. «L’odissea di Amal ha un significato speciale per me, che ho viaggiato lungo le stesse strade», ha raccontato il burattinaio. «Quando sono con lei, me ne prendo cura. So cosa significa provare paura e speranza. La bambola si muove come ho fatto io, senza sapere nulla di quel che le sta accadendo o di quel che le succederà in futuro».
Le tappe del percorso di Amal
Il tour toccherà diverse città e seguirà il percorso tracciato dal direttore artistico Amir Nazar Zuabi, regista palestinese che ha trascorso l’ultimo anno e mezzo a organizzare piccole cerimonie di accoglienza con le comunità che avranno l’occasione di incontrare Amal. Le location saranno diverse tra loro: dai teatri alle cattedrali, dalle moschee ai ponti, passando addirittura per cimiteri. Il pupazzo arriverà in Europa via mare, facendo tappa nell’isola greca di Chio dove, ad attenderlo, ci sarà un coro di donne e una orchestra. In Italia, invece, si fermerà come prima tappa a Bari, dove Amal imparerà a fare le orecchiette. Mentre, in Francia e Inghilterra, visiterà rispettivamente Marsiglia (dove verrà accolta da un flashmob di ballerini con indosso giubbotti di salvataggio per commemorare le vittime che hanno perso la vita nei naufragi) e Londra, dove festeggerà il suo decimo compleanno in compagnia di bambini e ragazzi al Victoria and Albert Museum. Il viaggio si concluderà con un grande party in un parco di Manchester.