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Alto Adige zona gialla a partire da lunedì a causa dell’aumento dei contagi

La scelta era inevitabile a causa dell’incidenza del virus, ma al momento gli impianti sciistici restano aperti.

30 Novembre 2021 15:0630 Novembre 2021 15:17 Barbara Massaro
Alto Adige in zona gialla a partire da lunedì

L’Alto Adige da lunedì 6 dicembre sarà in zona gialla. La prospettiva di un passaggio di fascia era da giorni nell’aria, ma i numeri del contagio (altri 470 in 24 ore) hanno reso inevitabile la decisione. A comunicare le nuove norme di contenimento del virus è stato l’assessore alla sanità Thomas Widmann che ha mostrato come ormai tutti i parametri indichino questa direzione. Widmann ha ricordato che Bolzano nei giorni scorsi aveva già anticipato le misure da zona gialla, come l’obbligo di mascherina all’aperto e di Ffp2 sui mezzi pubblici, e che per questo motivo «per gli altoatesini cambierà poco». Widmann ha fatto, inoltre, presente che negli ultimi giorni si è iniziato a registrare un forte afflusso agli hub, soprattutto per i booster e che metà dicembre ci sarà un’offensiva vaccinale.

Alto Adige in zona gialla, restano aperti gli impianti

Al momento, comunque, gli impianti sciistici resteranno aperti. Lo ha detto stamane Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni che ha precisato: «La scelta che abbiamo fatto come Regioni di individuare le nuove zone legate al green pass rafforzato sono state indirizzate a dare garanzie alle imprese, alla ricezione, alla ristorazione, a tutto ciò che è legato al turismo invernale ma non solo, affinchè possano avere una prospettiva che non sia un cambio di zone improvviso che avrebbe compromesso totalmente la stagione invernale. Grazie alle nuove zone, in area arancione gli impianti da sci rimarranno aperti».

Alto Adige, attesa per l’effetto Super Green pass

Fedigra ha poi aggiunto: «Grazie a queste zone, che il Governo ha recepito nell’ultimo decreto, non ci saranno limitazioni. Si potrà fare, in zona arancione, quello che si potrà fare in zona bianca e in zona gialla, per chi ha il vaccino o ha superato la malattia. Penso che si tratti di un cambio di passo importante. Le Regioni sono state protagoniste in questa proposta e quindi ribadisco che le nuove misure garantiscono maggiori aperture. L’alternativa era la chiusura e mettere in ginocchio un comparto che aveva già sofferto moltissimo».

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