Le denunce di molestie subite dagli Alpini durante l’Adunata di Rimini continuano a aumentare – sarebbero già più di 150 – e a suscitare l’indignazione sui social. Dove si moltiplicano le testimonianze di catcalling, violenze verbali, molestie vere e proprie da parte di ragazze, donne, trans e lesbiche raccolte da Non una di meno. Intanto il presidente di +Europa Riccardo Magi annuncia una interrogazione parlamentare ai ministri dell’Interno e della Difesa, Luciana Lamorgese e Lorenzo Guerini.
L’Ana prende le distanze dai comportamenti segnalati e punta il dito contro i ‘finti’ Alpini
L’Associazione nazionale degli Alpini nella mattina del 10 maggio aveva preso le distanze dai fatti negando però l’esistenza di denunce. «L’Associazione Nazionale Alpini prende ovviamente le distanze, stigmatizzandoli, dai comportamenti incivili segnalati, che certo non appartengono a tradizioni e valori che da sempre custodisce e porta avanti», si legge in una nota ufficiale. «Dopo gli opportuni accertamenti, risulta che alle Forze dell’ordine non sia stata presentata alcuna denuncia; rileva poi che quando si concentrano in una sola località centinaia di migliaia di persone per festeggiare è quasi fisiologico che possano verificarsi episodi di maleducazione, che però non possono certo inficiare il valore dei messaggi di pace, fratellanza, solidarietà e amore per la Patria». L’Ana, inoltre, ha fatto notare come ci siano «centinaia, se non migliaia, di giovani che pur non essendo alpini, approfittano della situazione: a costoro, per mescolarsi alla grande festa, basta infatti comperare un cappello alpino, per quanto non originale, su qualunque bancarella».
Il presidente Ana Favero: «Se ci sono denunce circoscritte prenderemo provvedimenti, ma al momento non ne risultano»
Su Repubblica subito dopo era intervenuto il dirigente dell’Ana Massimo Cortesi che aveva duramente condannato i fatti. «Prendiamo le distanze da queste persone», ha ribadito, «l’essere Alpino è antitetico a questo tipo di comportamenti perché far parte di Ana significa essere al servizio della comunità e assistere i più deboli e i meno fortunati e non certo andare in giro a fare gazzarra». Il presidente dell’Associazione Sebastiano Favero aveva poi sottolineato: «Se ci sono denunce circoscritte e circostanziate prenderemo provvedimenti, ma al momento non ne risultano».
Il ministro della Difesa Guerini: «Sbagliato generalizzare ma nessuna tolleranza»
Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro della Difesa Lorenzo Guerini: «I comportamenti raccontati da alcune donne sono gravissimi. Episodi che certamente andranno accertati dagli organi competenti, ma che non possono e non devono essere sottovalutati», ha commentato Guerini. «Episodi, voglio ribadirlo con forza, che sarebbero all’opposto dei valori degli Alpini e di una manifestazione che è celebrazione di solidarietà, principi e bellissime tradizioni. È sbagliato fare generalizzazioni», ha ricordato il ministro, «ma allo stesso tempo non ci deve essere nessuna tolleranza: le molestie e le violenze non devono mai e in nessun caso trovare alcuna giustificazione e vanno condannate senza esitazioni».

Riccardo Magi di +Europa presenta una interrogazione parlamentare
Intanto il deputato e presidente di +Europa Riccardo Magi ha annunciato una interrogazione parlamentare. «Decine di donne stanno denunciando casi di molestie, con accuse circostanziate, da parte di alcuni Alpini in occasione dell’adunata di Rimini. Credo sia necessario fare chiarezza, non minimizzare l’accaduto come pare abbiano cercato di fare gli organizzatori, né tantomeno far cadere queste accuse nel vuoto: presenterò per questo motivo una interrogazione ai ministri dell’Interno e della Difesa, Luciana Lamorgese e Lorenzo Guerini», ha detto Magi. «Di fronte a queste denunce non si può avere un atteggiamento omertoso: si sta indagando? Si stanno verificando le immagini delle telecamere disposte nella città di Rimini e nei luoghi dove sarebbero avvenuti questi fatti? E’ stata avviata una indagine interna al corpo degli Alpini? Si sta lavorando per individuare gli eventuali autori di queste molestie? Credo sia doveroso fare chiarezza, per le donne che con coraggio stanno denunciando questi fatti ma anche», ha concluso l’esponente di +Europa, «per il buon nome dell’Esercito italiano e degli Alpini».
Salvini: «Se qualcuno ha sbagliato giusto che paghi ma giù le mani dalla storia degli Alpini»
Sulle accuse di molestie è tornato poi Matteo Salvini. Dopo aver espresso il suo sostegno agli Alpini il segretario della Lega ha dichiarato: «Giusto condannare episodi di molestie o maleducazione, se sono stati segnalati (anche se all’ANA non risulta depositata alcuna denuncia). Scorretto e indegno invece additare il glorioso corpo degli Alpini, da sempre esempio di generosità, sacrificio e rispetto, come simbolo di violenza e volgarità. Se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi, ma giù le mani dalla storia, dal passato e dal futuro degli Alpini».