In Emilia Romagna, il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo stato d’emergenza a seguito dei danni che si sono verificati a causa delle intense piogge abbattutesi sull’intera Regione. Il Ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, ha sottolineato che «Il governo sta operando con la massima prontezza, d‘intesa con la Regione, per fronteggiare una grave situazione di pericolo per l’incolumità delle persone e l’evacuazione di numerose famiglie a causa di esondazione di corsi d’acqua, allagamenti, movimenti franosi e danneggiamenti alle infrastrutture viarie, ad edifici pubblici e privati, alle opere di difesa idraulica ed alla rete dei servizi essenziali».

Segnalati atti di sciacallaggio durante l’alluvione
Mentre si diffondono i numeri della quantità di pioggia che si è abbattuta sulla Regione negli ultimi giorni, pari a un quinto di quella che cade in un anno intero più 15 fiumi che hanno superato il livello di allarme, si è diffusa la notizia relativamente al verificarsi di atti di sciacallaggio. La denuncia arriva dal sindaco di Faenza (Ravenna), Massimo Isola, che ha dichiarato: «È una vergogna, le forze dell’ordine sono in azione per individuare e fermare i responsabili». Il primo cittadino allerta la comunità ricordando che i volontari delle associazioni, della Protezione civile e il personale autorizzato «non chiederanno in alcun modo alla popolazione colpita un esborso di denaro o un contributo. In forma di prevenzione vi avvisiamo di non fidarvi di chi fa richieste di questo tipo».
I mezzi dispiegati per fare fronte all’alluvione
A causa del maltempo di queste ore, in Emilia Romagna sono al lavoro ben 300 vigili del fuoco, che hanno svolto finora 600 interventi tra le province di Bologna (300), Ravenna (200) e Forlì Cesena (100). Diverse anche le evacuazioni in corso di persone bloccate in casa, mentre è stato richiesto l’impiego di squadre di soccorritori fluviali dei vigili del fuoco a Faenza (RA), Medicina e Imola (BO), Modigliana e Predappio (FC).