Allergie di primavera: quanto durano, sintomi e rimedi naturali per combatterle

Debora Faravelli
29/03/2022

Durata, sintomatologia più comune e rimedi naturali per combattere le allergie di primavera, reazioni di cui soffre il 45% degli italiani. 

Allergie di primavera: quanto durano, sintomi e rimedi naturali per combatterle

Se da una parte l’arrivo della primavera porta con sé la possibilità di trascorrere più tempo all’aria aperta, aspetto benefico per la salute e il benessere, dall’altra rappresenta un momento di fatica e sofferenza per chi soffre di allergie legate ai pollini delle diverse piante che si avvicendano nella fioritura mese dopo mese: vediamo quanto durano, quali sono i sintomi e quali i rimedi naturali per combatterli.

Allergie di primavera: quanto durano

La reazione allergica persiste fino a quando non cessa l’esposizione all’allergene scatenante: dunque, nel caso della reazione ai pollini, può durare anche diverse settimane. Se i sintomi si verificano per meno di 4 giorni in una settimana o per meno di quattro settimane in un anno si parla di allergia intermittente, per tempi maggiori invece di persistente.

Allergie di primavera: i sintomi

La sintomatologia più comune dell’allergia comprende starnuti, prurito al naso, agli occhi e al retrofaringe, lacrimazione, gocciolamento nasale e naso chiuso. Possono poi comparire arrossamento del bianco degli occhi e gonfiore e arrossamento delle palpebre, tosse e respiro sibilante (soprattutto in soggetti affetti da asma), irritabilità e disturbi del sonno. La loro presenza si ripercuote infatti inevitabilmente sulla qualità del tempo dedicato a dormire ma anche sulla concentrazione, sul benessere generale e sulle abitudini quotidiane.

Allergie in primavera: rimedi naturali

Pur non sostituendo i farmaci nei casi più complessi, vi sono numerosi rimedi naturali per lenire l’allergia e aiutare a contenere il rilascio di istamina da parte del nostro corpo (vale a dire la proteina che si comporta da mediatore chimico dell’infiammazione che il nostro organismo produce nel momento in cui si trova a contatto con un allergene).

Innanzitutto è importante evitare o limitare, nei periodi critici e in quelli appena precedenti l’arrivo dell’allergia, i cibi che liberano l’istamina (tra cui formaggi e salumi, pesce, pomodori, fragole e cioccolato) e dare maggior spazio a quelli che invece ne inibiscono il rilascio (come mele, carote, uva, alimenti ricchi di omega 3 e cereali senza glutine).

Tra gli alimenti che vengono poi considerati antistaminici naturali figurano: l’ibis nero (assumibile diluendo in acqua alcune gocce di estratto o tramite infusione), il the verde (contenente due flavonoidi che contrastano l’insorgere delle infiammazioni), la vitamina C (contenuta, tra gli altri prodotti, in agrumi, carote e kiwi), il basilico, lo zenzero, la camomilla, il finocchio, l’ortica e l’aglio.

Per lenire i sintomi può inoltre essere utile effettuare lavaggi nasali con soluzioni saline, impacchi freddi sugli occhi e lubrificazione oculare con lacrime artificiali.