Un boato e tanta paura: è questo il bilancio dello scoppio di alcuni petardi davanti al consolato italiano a New York. Tutto è avvenuto durante la giornata di ieri dopo che otto persone a volto coperto hanno esposto due striscioni ai lati dell’edificio. Il contenuto di questi ultimi è legato alla causa a sostegno del movimento anarchico e di Alfredo Cospito.
Petardi e striscioni a New York per Cospito
Nessun danno a cose o persone: è questa la prima conferma liberatoria che arriva dalla Farnesina. Lo scoppio del petardo non ha avuto conseguenze. Tanto fumo è il caso di dire, considerato che il gruppo ha acceso anche dei fumogeni durante la protesta. Più che per creare disordine, le otto persone hanno voluto attirare l’attenzione per accendere i fari sulla battaglia dell’anarchico con scritte come «NYC to Milano vive Alfredo Cospito». Striscioni inneggianti al detenuto e all’anarchia.
L’anarchico continua lo sciopero della fame
Alfredo Cospito sta scontando le condanne a più di 10 anni e a 20 anni per gli attentati a Roberto Adinolfi, amministratore delegato di Ansaldo nucleare (2012) e alla caserma dei carabinieri di Fossano in provincia di Cuneo (2006). Per quest’ultima vicenda, nel 2022, dopo sei anni di detenzione, la Corte di Cassazione ha deciso che dovesse essere giudicato per strage politica e non per strage comune. Un reato che chiama in causa la sicurezza dello Stato e che prevede l’ergastolo anche se l’aggressione non ha provocato alcun morto. Di qui la decisione di sottoporlo al 41 bis e il rischio che la sua pena venga tramutata in ergastolo ostativo.
Una situazione a cui Cospito si è opposto iniziando uno sciopero della fame che va avanti da 147 giorni. Tante le attestazioni di solidarietà giunte da più parti, comprese le azioni degli anarchici solidali con la causa. Intanto le sue condizioni sono in peggioramento: a dichiararlo, proprio qualche ora fa, è stato il medico che lo ha visitato, parlando di un «evidente deficit del sistema nervoso periferico»che gli rende difficile camminare.