Il dissidente russo Alexei Navalny ha vinto il Premio Sacharov per la libertà di pensiero assegnato ogni anno dal Parlamento europeo. «Attivista anti-corruzione e principale oppositore politico del Presidente russo Vladimir Putin», si legge nel comunicato dell’organo Ue, «è salito alla ribalta internazionale per aver organizzato manifestazioni contro il presidente Putin e il suo governo, per essersi candidato e per aver sostenuto le riforme anti-corruzione. Nell’agosto 2020, Navalny è stato avvelenato e ha trascorso diversi mesi in convalescenza a Berlino. È stato arrestato al suo ritorno a Mosca nel gennaio 2021».
Nel febbraio 2021 Alexei Navalny è stato condannato a tre anni e mezzo di prigione, e ha ancora più di due anni ancora da scontare. Detenuto presso una colonia penale di alta sicurezza, Navalny ha iniziato un lungo sciopero della fame alla fine di marzo per protestare contro la mancanza di accesso alle cure mediche. Nel giugno 2021, un tribunale russo ha qualificato gli uffici regionali di Alexei Navalny e la sua Fondazione anti-corruzione come «estremisti», «non ammissibili dalle autorità russe». La cerimonia per l’assegnazione del Premio si terrà a Strasburgo il 15 dicembre.
Premio Sacharov a Navalny, il commento di Sassoli
«Navalny ha condotto una strenua campagna contro la corruzione del regime di Vladimir Putin e, attraverso i suoi account social e le campagne politiche, ha contribuito a denunciare gli abusi interni al sistema riuscendo a mobilitare milioni di persone in tutta la Russia che hanno sostenuto la sua protesta. Per questo, è stato avvelenato e imprigionato», il commento del Presidente del Parlamento europeo, l’italiano David Sassoli. Il Presidente Sassoli ha poi ribadito l’appoggio del Parlamento e di tutta l’Ue per la sua liberazione: «Nell’assegnare il premio Sacharov ad Alexei Navalny, riconosciamo il suo immenso coraggio e ribadiamo il forte sostegno del Parlamento europeo per il suo rilascio immediato».
Cos’è il Premio Sakharov
Il Premio Sacharov per la libertà di pensiero è assegnato ogni anno dal Parlamento europeo. È stato istituito nel 1988 per onorare gli individui e le organizzazioni che difendono i diritti umani e le libertà fondamentali, ed è intitolato in onore del fisico e dissidente politico sovietico Andrei Sacharov. Il premio in denaro è di 50 mila euro. Tra i candidati di quest’anno c’erano anche la regista Sahraa Karimi e altre 10 donne afghane, prese in considerazione per «la loro lotta coraggiosa per l’uguaglianza e i diritti umani». L’anno scorso, il Parlamento ha assegnato il Premio all’opposizione democratica bielorussa, rappresentata dal Consiglio di coordinamento, un’iniziativa di donne coraggiose e di personalità politiche e della società civile che si oppone al regime di Lukashenko.