Alessio Di Giulio, bufera per il video con la rom: «Vota Lega per non vederla»

Debora Faravelli
05/09/2022

Critiche e accuse per l'esponente della Lega, che ha rimosso il filmato dal suo profilo e non ha accennato a scusarsi.

Alessio Di Giulio, bufera per il video con la rom: «Vota Lega per non vederla»

Bufera su Alessio di Giulio, consigliere di quartiere leghista, per un video pubblicato sui suoi canali social in cui inquadra una donna che indossa vestiti tipici della tradizione Rom e Sinti e invita i cittadini a votare il suo partito «per non vederla mai più a Firenze». Parole che, in breve tempo, hanno dato il via ad una pioggia di critiche e accuse di razzismo nei suoi confronti.

Alessio Di Giulio: polemica per il video con la rom

Nel filmato in questione, l’uomo ha inizialmente ripreso se stesso durante una passeggiata nel centro del capoluogo toscano per poi spostare il focus sulla donna e pronunciare le frasi incriminate. «Il venticinque settembre vota Lega per non vederla mai più, per non vederla mai più», ha affermato sfoderando un sorriso beffardo. «Non dire così, non dire così…», ha replicato la signora, ma il consigliere non ha accennato a cambiare idea e, al contrario, ha rincarato la dose («Votateci in maniera che lei, a Firenze, non ci sia più»).

Alessio Di Giulio (Twitter)

In poche ore, il video è diventato virale e Di Giulio ha ricevuto centinaia di critiche. Da chi l’ha accusato di aver preso in giro la rom a chi si è detto indignato per un politico che mette alla berlina una donna per racimolare consensi, sono diversi i commenti comparsi sotto il suo post. «Squallido e disumano, si dimetta per recuperare un briciolo di dignità», «Agghiacciante», «Il problema non si risolve facendo il bullo con una povera signora», sono solo alcune delle frasi con cui gli utenti hanno commentato il filmato che, dopo poche ore, è stato rimosso da Facebook per motivazioni ancora da chiarire.

La replica alle critiche

L’interessato ha replicato alle critiche ricevute citando la norma che punisce con l’arresto da tre a sei mesi e un’ammenda da 3 mila a 6 mila euro chiunque eserciti l’accattonaggio con modalità vessatorie o simulando deformità o malattie o attraverso il ricorso a mezzi fraudolenti per destare l’altrui pietà. Un comportamento di cui, secondo lui, la donna che «ci ha seguito da piazza Signoria a metà via Calzaiuoli chiedendo soldi in maniera insistente» sarebbe responsabile. E ancora: «Chi la vuole buttare sul razzismo vuol dire che non mi conosce». Il filmato lascia comunque poco spazio a dubbi e lo stesso Di Giulio, che forse lo ha riconosciuto, ha cancellato anche questo secondo post dal suo profilo.

Alessio Di Giulio post (Facebook)

Chi è Alessio Di Giulio

Membro del Consiglio di quartiere di Firenze, un organismo eletto contemporaneamente al Consiglio comunale che funge da intermediario tra cittadini e amministrazione centrale, l’uomo ha 41 anni ed è iscritto alla Lega. In precedenza autista, procacciatore assicurativo e direttore di un locale, il suo profilo Facebook è pieno di slogan e post in cui chiede più sicurezza nelle grandi città.