Alessandro suicida a 13 anni: l’ex fidanzata regista di insulti e minacce

Annarita Faggioni
06/09/2022

Le indagini si estendono ai contatti del ragazzino, tra cui anche due maggiorenni.

Alessandro suicida a 13 anni: l’ex fidanzata regista di insulti e minacce

Si indaga sul caso di Alessandro. Il ragazzino di Gragnano, nel Napoletano, sarebbe suicida a soli 13 anni. Gli inquirenti stanno indagando con l’ipotesi di reato di istigazione al suicidio. Subito dopo la caduta del minore da un balcone, i Carabinieri avevano passato al setaccio i messaggi ricevuti dalla vittima sullo smartphone e avevano scoperto che fosse bullizzato. Stando agli inquirenti, diverse persone più volte avrebbero chiesto alla vittima perché non si uccidesse. Da qui ripartono le indagini.

Suicida a 13 anni, le indagini proseguono

Il ragazzino è deceduto lo scorso giovedì, 1 settembre, precipitando da una palazzina. Oggi, 6 agosto, si è disposta l’autopsia sul corpo del piccolo Alessandro. Le sue insegnanti parlano del ragazzo come studioso e modello di comportamento. Il giorno dei funerali, a Gragnano sarà lutto cittadino. In una prima ipotesi, il ragazzo era precipitato a causa di un incidente domestico. Analizzando i messaggi, è poi emerso un quadro ben diverso. Il preadolescente avrebbe subìto minacce e insulti per molto tempo da parte di coetanei e – forse – anche di maggiorenni.

Sul caso del suicida a 13 anni, le indagini evidenzierebbero il coinvolgimento di altre persone, tra cui ci sarebbe l'ex fidanzatina.
Carabinieri

In tutto, sarebbero sotto indagine sei persone: quattro minorenni – tra cui l’ex fidanzatina della vittima – e due maggiorenni (un ragazzo e una ragazza). Stando alle indagini, il 13enne sarebbe stato spinto al suicidio dopo aver lasciato la sua fidanzatina. Il preadolescente avrebbe quindi deciso di frequentare un’altra persona. L’ex fidanzatina non l’avrebbe presa bene e avrebbe deciso di vendicarsi con l’aiuto di altre persone. L’obiettivo sarebbe stato di vendicarsi scrivendo insulti e minacce al ragazzino.

Le accuse a cui dovranno rispondere

Al lavoro sul caso ci sono due Procure: Torre Annunziata e minorile di Napoli. Il ragazzino suicida 13 anni potrebbe portare anche all’ipotesi dell’omicidio, in quanto a quell’età il preadolescente potrebbe essere dichiarato incapace di intendere e di volere. L’ipotesi di reato che si configura al momento è di istigazione al suicidio. Secondo chi indaga, ognuno dei sei sotto indagine avrebbe una responsabilità.

Sul caso del suicida a 13 anni, le indagini evidenzierebbero il coinvolgimento di altre persone, tra cui ci sarebbe l'ex fidanzatina.
Gragnano

Nel frattempo, è polemica sul caso di un militare dei Carabinieri. L’uomo avrebbe commentato sui social così la morte del ragazzo: «Se allevi conigli non puoi pretendere leoni…magari la colpa è di chi non ha saputo far crescere adeguatamente quel ragazzino». L’Arma sta valutando eventuali azioni e si dissocia dal gesto.