Alessandro Gassmann ha voluto rispondere a Ignazio La Russa. Nei giorni scorsi infatti, l’attuale Presidente del Senato aveva fatto delle dichiarazioni polemiche ed etichettate da alcuni come omofobe. L’attore, che da sempre è impegnato a difendere i diritti degli altri, ha voluto rispondere via Twitter e ha ottenuto reazioni contrastanti.
Se avessi avuto un padre stronzo, sarebbe stato un dispiacere. 🌈
— Alessandro Gassmann 🌳 (@GassmanGassmann) February 22, 2023
Il commento di Alessandro Gassmann e le reazioni degli utenti
«Se avessi avuto un padre str*** sarebbe stato un dispiacere». Queste le parole di Alessandro Gassmann, pubblicate su Twitter, in risposta al Presidente del Senato Ignazio La Russa. L’attore da sempre si spende per far valere i diritti civili di tutti e non ha mai nascosto simpatie o antipatie politiche.
Alcuni utenti sui social hanno appoggiato pienamente Alessandro Gassmann e il suo commento. Tra le risposte al suo tweet si leggono commenti come «Toccata pianissimo» e «Sei grande». Tuttavia, non manca qualcuno che prende le difese di La Russa: «Quello che vorrei sapere è: doveva mentire per essere politically correct e fare contenti tutti? Oppure ha espresso quello che pensiamo tutti ma tanti non dicono? Amo un figlio sopra ogni cosa ma non è la prima ambizione sapere che è gay. Lo accetti perché lo ami». Gassmann in prima persona ha voluto replicare all’utente: «Perché? Tutti chi?».

Le frasi incriminate di Ignazio La Russa
Le frasi di La Russa che hanno fatto discutere il mondo della politica e dei social sono le seguenti: «Se mio figlio mi dicesse di essere omosessuale? Accetterei con dispiacere la notizia. Perché credo che una persona come me, eterosessuale, voglia che il figlio gli assomigli». Il Presidente del Senato aveva poi concluso: «Ma se non succede, pazienza. Sarebbe come se fosse milanista».
Tuttavia, parlando al Corriere, La Russa aveva poi voluto chiarire il significato delle sue affermazioni: «Ho parlato a titolo del tutto personale e con sincerità. Non puoi fare l’istituzionale. O peggio, l’ipocrita».