Alberto Fedele, cosa si sa del cooperante disperso in Perù da 50 giorni

Debora Faravelli
22/08/2022

Prima di far perdere le sue tracce durante un'escursione sul monte Urubamba, il giovane aveva mandato un vocale ad un'amica avvisandola di essere arrivato in cima. 

Alberto Fedele, cosa si sa del cooperante disperso in Perù da 50 giorni

Ancora nessuna traccia di Alberto Fedele, il cooperante italiano di 30 anni scomparso lo scorso 4 luglio in Perù. Nelle scorse ore le autorità hanno rinvenuto un corpo senza vita in un isolotto del rio Vilcanota, nella zona di Cusco, ma, da un esame esterno del cadavere, si tratterebbe di un minore di circa 15 anni. La conferma si avrà comunque solo dopo l’esame del DNA, in cui verranno confrontati dei campioni di tessuto del cadavere con quelli del padre del giovane.

Alberto Fedele scomparso in Perù

Resta dunque fitto il mistero sulla sorte del ragazzo originario del pavese e stabilizzatosi nella città sudamericana di Abancay. Ingegnere gestionale impiegato presso l’organizzazione WeWorld Onlus, è scomparso da ormai due mesi durante un’escursione sulle Ande. A dare l’allarme era stata una sua amica in Perù, che non riusciva più a chiamarlo al telefono. L’ultimo contatto di Alberto con la famiglia in Italia risale invece al primo luglio, quando aveva informato i suoi parenti che avrebbe preso alcuni giorni di ferie per andare ad incontrare dei conoscenti a Cuzco.

Poi più nulla. All’alba del 4 luglio è stato avvistato dalle telecamere mentre scendeva da un taxi nei pressi del monte Urubamba, dove si parte per le escursioni fino alla laguna di Juchuycocha, e nessuno l’ha più visto. Intorno alle 10:30 ha avvisato un’amica dicendole di essere arrivato alla meta, a circa 5 mila metri di quota, per poi far perdere le sue tracce. Il 6 luglio non si è infatti presentato al lavoro e, da quel momento, sono iniziate le ricerche nella zona dell’escursione.

Le ipotesi 

Difficile stabilire cosa sia successo al giovane. Una delle ipotesi più accreditate è quella di un incidente, magari mentre stava scendendo per ritornare alla base. Le investigazioni, a cui ha partecipato anche il padre, non hanno però prodotto alcun risultato. Come predetto, un cadavere in evidente stato di decomposizione, senza documenti e indumenti, era stato ritrovato a Cusco, ma dalle prime analisi sembra escluso che si tratti di Fedele.