È inglese la famiglia più antica mai ricostruita. Un nuovo studio congiunto di università di tutto il mondo ha infatti individuato ad Hazleton, nei Costwolds britannici, l’albero genealogico più antico del mondo. Risalente al 3700-3600 a.C., comprende 27 individui di cinque generazioni diverse, discendenti di quattro donne che hanno avuto figli con lo stesso uomo. La ricerca contribuisce a fare luce sui comportamenti umani nel neolitico ed esalta il ruolo della donna nella società primitiva.

L’albero genealogico di Hazleton è 700 anni più vecchio di Stonehenge
La ricerca, disponibile su Nature, è frutto di un impegno congiunto di studiosi provenienti da varie università del mondo. Sotto la guida del genetista Iñigo Olalde hanno lavorato esperti di Harvard, Vienna, Exeter, York e dei Paesi Baschi. Si tratta del primo studio sulle discendenze del neolitico a offrire simili dettagli e permette di chiarire molti lati ancora poco noti degli uomini di allora. Il team ha eseguito l’analisi del Dna su ossa e denti di 35 individui sepolti nel cosiddetto “tumulo lungo di Hazleton North”, una struttura a L con doppia camera funeraria. I dati hanno mostrato correlazione genetica in 27 scheletri, tutti appartenenti al medesimo albero genealogico. Gli esperti hanno identificato cinque generazioni di una stessa famiglia discendente dai figli di quattro donne con un solo uomo.
A detailed genetic analysis of 35 individuals interred in a Neolithic tomb in Gloucestershire, England about 5,700 years ago offers new insights into the kinship rules that governed this ancient society https://t.co/xEpsqzYeaB
— nature (@Nature) December 22, 2021
«Nella costruzione delle tombe e nella disposizione delle salme, la discendenza era importante, come dimostra la presenza di bambini molto piccoli», ha detto al Guardian Chris Fowler della Newcastle University. «Qui si nota la vicinanza tra i figli e le donne da cui discendevano, certificando l’importante ruolo sociale che ricoprivano». Il gruppo preistorico risale a un’epoca compresa fra il 3700-3600 a.C., quindi circa 700 anni prima dell’edificazione di Stonehenge. Si tratta di una testimonianza dei primi agricoltori e allevatori britannici, ancora nomadi, che si spostavano a seconda delle esigenze, con animali da allevamento al loro seguito.
Nel gruppo familiare sono stati inseriti anche i figliastri
L’analisi del Dna ha consentito di tracciare le informazioni di età, sesso e legami familiari di ogni individuo presente nel tumulo di Hazleton. Come ha ricordato Fowler, studi precedenti su simili tombe in Irlanda non avevano portato gli stessi risultati, conferendo unicità all’esempio britannico. «Questa ricerca è davvero straordinaria perché permette di vedere gli sviluppi della società neolitica», ha proseguito Fowler. Gli esperti hanno anche notato la presenza nella tomba di alcuni figliastri, adottati nel lignaggio nonostante non potessero vantare legami di discendenza pura. La notizia ha grande importanza per gli scienziati, che possono così affermare come il fenomeno delle famiglie miste abbia radici molto antiche.
«Solo pochi anni fa sembrava impossibile immaginare che un giorno avremmo tracciato un albero genealogico del neolitco», ha concluso Ron Pinhasi, ricercatore di Vienna. «Questo è però solo l’inizio e senza dubbio abbiamo molto da scoprire non solo qui in Gran Bretagna, ma anche in Francia». Prossimo passo sarà quello di comparare i dati con quelli di altre tombe neolitiche, alla ricerca di un modello simile.
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