Anche gli albatros divorziano. Diversi esemplari della specie considerata fra le monogame più fedeli in natura stanno infatti abbandonando il partner alla ricerca di un nuovo compagno. Uno studio della Royal Society afferma che la colpa sarebbe la crisi climatica, che riscalda le acque e li costringe a lunghi viaggi alla ricerca di cibo. Il relativo stress avrebbe gravi effetti sugli ormoni, spingendo le coppie alla rottura.
Per gli albatros, un fallimento riproduttivo può segnare la fine di un rapporto
Generalmente, solo l’1-3 per cento degli albatros si separa prima della morte di uno dei due partner. Un’analisi su circa 15.500 coppie nelle Isole Falkland ha riportato come il dato sia, negli ultimi 15 anni, quasi triplicato, raggiungendo l’8 per cento. «Il divorzio fra gli albatros è solitamente cagionato da un fallimento riproduttivo», ha detto al GuardianFrancesco Ventura, ricercatore presso l’Università di Lisbona e coautore dello studio della Royal Society. «Una coppia incapace di dare vita a un pulcino è più soggetta alla possibilità di separazione. Un’eventualità che aumenta con la diminuzione del cibo a disposizione della specie».

Qui entra in gioco il riscaldamento globale. L’aumento della temperatura delle acque in tutto il mondo provoca una diminuzione del pesce e costringe gli uccelli a volare lontano per procurarsi il cibo. Una lunga assenza potrebbe far loro mancare il rientro durante la stagione riproduttiva, spingendoli così a scegliere un partner diverso per garantire la sopravvivenza della specie. Inoltre, le acque più calde tendono a far schizzare alle stelle gli ormoni dello stress. «Le femmine potrebbero incolpare il partner di scarsa prestazione», ha proseguito Ventura. «Sono gli effetti di uno status fisiologico nuovo».
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La popolazione diminuisce e aumentano i casi di omosessualità
Intanto la popolazione globale di albatros continua a diminuire. Come ricorda Graeme Elliot, consulente scientifico del dipartimento di conservazione della Nuova Zelanda, il loro numero sta precipitando. Dal 2005 ad oggi la popolazione èm calata del 5-10 per cento all’anno, tanto da avere effetti anche sulla sessualità degli esemplari. «Una piccola percentuale dei maschi fa coppia con esemplari dello stesso sesso perché incapace di trovare una compagna», ha proseguito Elliot. «I casi di omosessualità stanno aumentando come mai prima d’ora». I danni nel processo di riproduzione potrebbero assumere effetti terribilmente dannosi per la specie, tanto che urge un intervento collettivo. «Abbiamo bisogno di una campagna internazionale per salvare questi uccelli», ha concluso Elliot. «Se non lo facciamo, si estingueranno».