Fischi e insulti durante il concerto in commemorazione di Franco Battiato. Vittime, loro malgrado, della vicenda sono stati il cantante Al Bano e il critico d’arte Vittorio Sgarbi presi di mira da un gruppo di spettatori al loro arrivo sul palco.
Cosa è successo
L’evento era di quelli importanti: all’Arena di Verona era il corso il tributo a Battiato Invito al Viaggio, un concerto cui partecipavano, tra gli altri, Fiorella Mannoia, Carmen Consoli, Gianni Morandi e Gianna Nannini.
Tra gli ospiti della serata per 6.000 spettatori (tutto esaurito da tempo) c’erano anche il cantante di Cellino San Marco e il critico d’arte, amici entrambi del cantautore siciliano scomparso il 18 maggio scorso.
Fischi e insulti per Al Bano e Sgarbi
Appena saliti sul palco i due sono stati assaliti dai fischi e insulti mentre qualcuno dalla platea gridava «Fascisti» e «Vergogna» . Dopo qualche momento di imbarazzo a prender la parola è stato Al Bano che, rivolto al pubblico, ha detto: «Vorrei dedicarvi un sonetto, vorrei dedicarvi una poesia, vorrei fare tante cose di quelle che avevo in mente di fare, ma la miglior cosa è che io me ne vada così come sono arrivato».
Poi il microfono è passato al critico d’arte che ha augurato «di essere felici» a chi lo insultava.
Cosa ha detto Al Bano a Corriere
Due giorni dopo l’accaduto è lo stesso Al Bano a dare la sua versione dei fatti interpellato da Corriere della Sera: «Io e Sgarbi eravamo ad Abano perché c’era una manifestazione del personaggio dell’anno e mi hanno premiato. Terminata la serata Sgarbi mi dice: “Andiamo all’Arena di Verona che c’è anche mia sorella”. Arriviamo, e il direttore artistico Gianmarco Mazzi ci porta dietro le quinte. Io non sapevo nulla. Vittorio mi dice “Dai saliamo sul palco” . Entriamo e la gente urla “Fascisti, fascisti”. Mi son trovato in un girone dantesco. Mi chiedevo “sogno o son desto?”. A quel punto mi sono scusato e sono uscito”.
«Incomprensibile mi sono sempre dichiarato apolitico». E conclude: «Sono stati i cinque minuti più inutili della mia vita artistica».