Il nuovo rettore dell’Università di Kabul è un mullah

Nicolò Delvecchio
23/09/2021

Il nuovo rettore dell'Università di Kabul è il mullah Ashraf Ghairat, ritenuto vicino alla Rete Haqqani. Avrebbe solamente studiato in una madrasa senza nemmeno completare gli studi. E lo stesso vale per il governatore della Banca centrale. Il senso dei talib per il cv.

Il nuovo rettore dell’Università di Kabul è un mullah

La ricostruzione dell’Afghanistan da parte dei talebani continua, e adesso l’Università di Kabul ha un nuovo rettore. Come tutte le nomine fatte dal nuovo governo si tratta di Muhammad Ashraf Ghairat, un miliziano di ferro e, più nello specifico di un mullah vicino alla Rete Haqqani. Ancora una nomina interna al gruppo, ancora una volta le promesse di aprirsi alla società e di creare un Afghanistan inclusivo sono state disattese, ma questo sorprende relativamente. Quello che invece sorprende, e che ha portato alle dimissioni da parte di circa 70 docenti dell’ateneo, è il curriculum accademico del nuovo rettore, assolutamente nullo: a parte la formazione in una scuola coranica (madrasa) pakistana, infatti, Ghairat non ha altri titoli. Anzi, pare che l’unico corso a cui abbia partecipato, quello per imparare il Corano a memoria, non l’abbia nemmeno terminato.

Ashraf Ghairat sostituisce Osman Baburi

Ghairat ha quindi preso il posto di un accademico rispettatissimo, Osman Baburi, formatosi in Germania e dal curriculum di alto profilo. «È una mancanza di rispetto nei confronti dei tantissimi docenti, molti dei quali con dottorati, che si sono formati all’Università di Kabul e hanno contribuito a migliorarla», ha detto all’agenzia spagnola Efe un docente che preferisce rimanere anonimo. «Questo è un segnale che l’istruzione e il lavoro di ricerca non sono più un criterio importante per ricoprire incarichi accademici di rilievo, e questo è un pessimo segnale», ha aggiunto.

I misteri del nuovo rettore dell’Università di Kabul

Come succede spesso con i talebani, le storie che riguardano i mullah sono sempre circondate mistero, e il rischio di fake news è molto alto. In Rete hanno infatti cominciato a girare degli screenshot di dichiarazioni attribuite a Ghairat, in cui il nuovo rettore dell’Università invita a «uccidere i giornalisti, pupazzi dell’occidente», si vanta di aver piazzato con successo delle mine anti uomo e offende alcuni professori dell’Università di Kabul. Si ritiene inoltre che sia coinvolto nell’omicidio dell’ex giornalista di Tolo News Yama Siawash. Su Twitter però c’è un altro profilo attribuito a Ghairat, non verificato, in cui il rettore rigetta tutte le accuse e, di fatto, si presenta – e presenta il suo programma accademico – al mondo, scrivendo in inglese: «Sono stato un oppositore degli invasori stranieri, parlo tre lingue, ho una laurea in giornalismo e ho studiato in una madrasa». In un tweet più recente spiega: «Stiamo lavorando a una procedura per nominare più studiosi islamici all’Università, un procedimento che aiuterà a realizzare presto il nostro piano per l’islamizzazione del curriculum». In sostanza, un piano per rendere l’Università di Kabul – il cui corpo studentesco, prima del ritorno dei talebani, era composto per il 43 per cento da donne – una madrasa.

https://twitter.com/MAshrafGhairat/status/1440899123587297282

Non sarebbe la prima nomina di un “non esperto” fatta dai talebani dalla loro ripresa del potere. Una delle prime posizioni coperte dai miliziani è stata quella di governatore della Banca centrale, ruolo affidato a Mohammad Idris. Un personaggio senza una laurea in economia e finanza, neanche troppo esperto delle Sacre scritture, che però ha gestito per 20 anni i fondi dei talebani.