In Afghanistan i talebani hanno ordinato la chiusura delle scuole secondarie femminili, contraddicendo quanto stabilito in precedenza. Soltanto un mese fa avevano dichiarato che all’inizio dell’anno scolastico previsto per il 23 marzo, corrispondente al nuovo anno nel Calendario solare dell’Egira, sarebbero entrati in classe ragazzi e ragazze, in tutte le classi. E invece non è andata così, con una mossa a sorpresa arrivata poche ore dopo la riapertura delle scuole secondarie femminili.
Ministry of Education, IEA:
All schools will restart on 23rd March 2022. pic.twitter.com/ivZt9YEYxN— Muhammad Jalal (@MJalal313) March 21, 2022
Scuole femminili in Afghanistan, la decisione dei talebani
Una troupe dell’agenzia di stampa francese Afp stava riprendendo il rientro delle studentesse alla scuola Zarghona nella capitale Kabul, quando l’insegnante è entrata in aula e ha ordinato a tutte di tornare a casa. Molte delle ragazze hanno obbedito in lacrime. La decisione è stata poi confermata dal portavoce degli islamisti afghani tornati al potere lo scorso agosto, Inamullah Samangani, e poi dal ministero dell’Istruzione all’emittente televisiva Ariana News.

Scuole femminili in Afghanistan, aperte solo le elementari
Le nuove linee del governo talebano permetteranno di iniziare le lezioni solo alle bambine delle elementari. Niente da fare invece per le ragazze di età compresa tra i 12 e i 19 anni, che stavano riprendendo gli studi dopo oltre sette mesi. I ragazzi di tutte le età sono invece tornati a scuola due mesi dopo la vittoria dei talebani, che sono riusciti a prendere il controllo dell’Afghanistan lo scorso agosto.

Uno dei maggiori ostacoli per le giovani afghane è che, secondo le norme vigenti, possono uscire di casa solo con un mahram, ovvero un tutore uomo, cosa che rende difficile il loro percorso scolastico. Il dietrofront da parte dei talebani è una scelta che contraddice la linea politica governativa afghana sostenuta in questi mesi, il diritto paritetico all’educazione, per tutti, è infatti uno dei punti dirimenti della trattativa tra la comunità internazionale sugli aiuti e il riconoscimento politico dell’Emirato Islamico dell’Afghanistan.