I talebani hanno annunciato la conquista della valle del Panshir, l’ultima regione afghana che era riuscita ad arginare la loro avanzata grazie alla resistenza del Fronte di resistenza nazionale guidato da Ahmad Massoud, figlio del Leone del Panshir ucciso da Al Qaeda il 9 settembre 2001, una manciata di ore prima dell’attacco alle Torri Gemelle di New York. «Con questa vittoria il nostro Paese è completamente libero» ed è «uscito dal pantano della guerra», ha dichiarato il portavoce degli Studenti coranici Zabihullah Mujahid. «Alcuni degli insorti sono stati sconfitti mentre i rimanenti sono fuggiti dalla valle», ha aggiunto assicurando che non ci saranno ritorsioni contro la popolazione del Panshir: «Voi siete tutti nostri fratelli; serviremo insieme per un obiettivo e una nazione».
Panshir: i talebani uccidono il portavoce del Nfr Fahim Dashti
Ahmad Massoud domenica aveva dichiarato che il Nfr era disposto a una tregua se i talebani avessero terminato gli attacchi. Intanto nella notte è stato ucciso il portavoce del Fronte Fahim Dashti. Ad annunciarlo Massoud su Twitter: «Fahim Dashti era un amico e un fratello. Ha difeso la libertà di parola e i suoi ideali ed è morto come un eroe per la sua patria!». Tra le vittime dei talebani ci sarebbe anche il generale Abdul Wudod Zara.
Panshir: la resistenza di Massoud non si arrende
Nonostante le perdite, la Resistenza del Panshir non molla e assicura di essere ancora presente in «tutte le posizioni strategiche» e di «continuare a combattere». «I talebani non hanno catturato il Panjshir. Respingo le affermazioni dei talebani», ha confermato alla Bbc Ali Maisam, portavoce del Fronte di resistenza nazionale dell’Afghanistan.