Mentre il presidente Joe Biden è accerchiato da repubblicani e dagli stessi democratici per il disastroso ritiro delle truppe dall’Afghanistan – nonostante il Commander in chief si ostini pubblicamente a definire le operazioni di evacuazione «uno straordinario successo» – tra gli americani c’è chi non nasconde ammirazione per i talebani. Gli inediti supporter Usa degli studenti coranici sono i suprematisti bianchi, gli estremisti anti-governativi e le frange più violente dell‘Alt-right. Tutti mossi, come era prevedibile, anche da sentimenti anti-rifugiato.
Sulle piattaforme dei suprematisti viene celebrato il successo talebano
La propaganda ha cominciato a gonfiarsi online nelle ultime settimane sulle piattaforme di estrema destra. Come riporta la Cnn si sono moltiplicati i post che descrivono quello dei talebani un successo e, ben più preoccupante, un modello da importare in patria. Alla base c’è l’idea della necessità di una guerra civile e razziale che conferisca il potere ai bianchi. Tra gli argomenti più frequenti anche la grande sostituzione etnica. Una teoria della cospirazione, non nuova nemmeno In Europa e in Italia, secondo cui l’arrivo di nuovi immigrati, in questo caso gli afghani, sarebbe un modo per sottrarre controllo e autorità ai bianchi. Una narrazione che potrebbe sfociare in atti violenti contro gli immigrati, i centri di accoglienza o le comunità musulmane degli Stati Uniti. L’estrema destra, dunque, si è rinvigorita con il caos afghano: «Sia per il desiderio di emulare i talebani sia dalla retorica sempre più violenta sulle ‘invasioni’ degli sfollati afghani», sottolinea una recente analisi del SITE Intelligence Group, una Ong che traccia l’attività online delle organizzazioni estremiste, sia suprematiste che jihadiste. Nel suo report settimanale sugli estremisti di destra, SITE ha sottolineato come la presa di potere da parte dei talebani sia vista come «una lezione d’amore per la patria, per la libertà e per la religione».
La Sharia bianca dei neonazi contro donne, gay ed ebrei
Una deriva che non riguarda solo gli States. Anche in Europa i gruppi neonazisti stanno elogiando gli studenti coranici ammirati per il loro antisemitismo, l’omofobia e le restrizioni alla libertà delle donne. Sul canale Telegram Proud Boy to Fascist Pipeline, denuncia sempre SITE, per esempio si legge a proposito dei talebani: «Questi contadini e uomini poco addestrati hanno combattuto per riprendersi la loro nazione dal Globohomo (Globalist-Homosexual agenda, l’élite globale che controlla media, finanza e politica, ndr). Si sono ripresi il loro governo, hanno stabilito la loro religione come legge e hanno giustiziato i dissidenti… Se gli uomini bianchi in Occidente avessero lo stesso coraggio dei talebani, al momento non saremmo governati da ebrei». Da mesi, l’intelligence Usa mette in guardia circa i rischi dell’estremismo domestico indicando l’attacco del 6 gennaio al Campidoglio come esempio della violenza a cui questi gruppi possono arrivare spinti da teorie del complotto e fake news. Megan Squire, professoressa di informatica alla Elon University che studia i gruppi estremisti degli Stati Uniti, ha visto emergere nelle piattaforme dell’area (Suprematisti e Neonazisti) alcune narrazioni ricorrenti. Come per esempio il godersi l’umiliazione del ritiro dall’Afghanistan davanti alle immagini dell’avanzata talebana. L’esaltazione degli studenti coranici, di solito, è legata a discussioni estremamente misogine o estremamente antisemite. Ci si appella a una sorta di Sharia bianca contro donne ed ebrei. Che questi gruppi traggano ispirazione dall’estero non è una novità. Secondo gli esperti, gli estremisti di destra innestano nuovi elementi narrativi sulle solite teorie cospirazioniste. Per esempio i forum di QAnon e di alcuni sostenitori di Donald Trump hanno festeggiato il colpo di Stato militare in Myanmar, invocando un golpe simile negli Usa in modo di riportare Trump alla Casa Bianca.