Tolo Tv cancella una soap turca perché a rischio censura da parte dei talebani

Barbara Massaro
03/09/2021

Tolo tv ha cancellato dal palinsesto una soap turca ritenuta troppo osé e a rischio censura da parte del nuovo regime. E

Tolo Tv cancella una soap turca perché a rischio censura da parte dei talebani

La televisione privata afgana Tolo ha ceduto in maniera spontanea alla pressione talebana. Nata come emittente radiofonica nel 2003 grazie alle sovvenzioni degli degli Stati Uniti, Tolo si è velocemente radicata in Afghanistan trasformandosi in televisione in lingua pashto e dari e dando lavoro a 500 persone. E diventando la rete privata più vista nel Paese.

L’autocensura di Tolo

Nota per i suoi programmi di notizie e intrattenimento, Tolo ha deciso autonomamente di rimuovere dal palinsesto gli spettacoli musicali e le soap opera turche ritenute troppo “osé” per gli standard talebani al fine di evitare, in maniera preventiva, pressioni e minacce da parte del nuovo regime. In particolar modo è stato cancellato un dramma romantico e sentimentale molto amato dal pubblico afghano per sostituirlo con una serie tivù turca ambientata nell’era ottomana, con costumi più castigati

La censura in tivù

Non è, però, solo Tolo ad adattarsi alla nuova politica di regime, ma l’intero sistema d’informazione del Paese. L’emittente di Stato  RTA ha, ad esempio, ritirato le sue presentatrici fino a nuovo avviso. La Zan TV indipendente, gestita da donne, ha fermato le trasmissioni dei nuovi programmi.  Il canale di notizie Ariana a gestione privata ha mantenuto per ora le sue presentatrici in onda, ma non è noto finoa quando.

L’informazione nel mirino

Da quando hanno preso il controllo del Paese i talebani ci sono state segnalazioni di percosse e minacce nei confronti dei giornalisti sebbene, ufficialmente, gli studenti di Dio vogliano, a parole, trasmettere al mondo un’immagine rassicurante del rapporto tra politica e informazione. Promesse a cui però nessuno crede. La storia di Beheshta Arghand, la giornalista di ToloNews che aveva intervistato  un alto esponente talebano, parla da sola. La 24enne ha infatti lasciato il Paese. Ad aiutarla, Malala Yousafzai, la Premio Nobel scampata ai talebani pakistani, che la giornalista aveva intervistato pochi giorni dopo. «Ho lasciato l’Afghanistan come altri milioni di persone perché ho paura dei talebani», ha spiegato Arghand alla Cnn. Lasciando però aperto uno spiraglio su un suo possibile rientro: «Se i talebani faranno quanto dicono e quanto promesso, se la situazione migliorerà, se mi sentirò al sicuro e non avvertirò che ci sono minacce per me».