Sono quasi 80 le ragazze avvelenate e ricoverate in ospedale a seguito di due attacchi separati nella provincia di Sar-e-Pul, tra sabato e domenica, in due scuole primarie nel nord dell’Afghanistan. La notizia è stata confermata ieri da un funzionario dell’istruzione locale, Mohammad Rahmani, secondo il quale la persona che ha orchestrato l’avvelenamento aveva un rancore personale, ma non ha fornito ulteriori dettagli. Nel Paese, alle ragazze è vietata l’istruzione oltre la prima media, inclusa l’università, mentre alle donne è vietata la maggior parte dei lavori e dell’accesso ai luoghi pubblici.

Quasi 80 studentesse avvelenate in Afghanistan
Secondo quanto riportato da AP «Entrambe le scuole primarie sono vicine l’una all’altra e sono state prese di mira una dopo l’altra»; 60 studentesse sono state avvelenate nella scuola di Naswan-e-Kabod Aab e altre 17 nella scuola di Naswan-e-Faizabad. Le ragazze sono state trasferite in ospedale e le loro condizioni sono buone. Le indagini del dipartimento, ha detto Rahmani, sono ancora in corso e non sono state fornite informazioni su come le ragazze siano state avvelenate.