Affitti, quanto costa una stanza agli studenti universitari? La didattica a distanza sta via via allontanandosi come possibilità, spingendo i ragazzi a raggiungere la sede. Le nuove esigenze di spazio, però, rendono meno disponibili le stanze. Il resto lo fa la crisi economica, che punta a un rialzo grazie all’alta domanda e all’offerta limitata di stanze nel mercato immobiliare. Così, il costo aumenta un po’ ovunque.
Affitti, quanto costa la stanza per gli studenti: lo studio per città
L’operatore Immobiliare.it ha analizzato i dati ottenuti da chi propone una stanza in affitto per capire come funziona nelle diverse città. Lo studio evidenzia rincari medi del 11%, tranne a Catanzaro, che ha un calo del 10,6% rispetto al 2020. Infatti, i dati si riferiscono al 2021. Ecco cosa evidenzia lo studio città per città.

- Ancona – 231 euro.
- Bari – 275 euro.
- Bologna – 447 euro.
- Brescia – 326 euro.
- Catania – 230 euro.
- Catanzaro – 237 euro (calo del 10,6%).
- Chieti – 244 euro.
- Ferrara – 284 euro.
- Firenze – 451 euro.
- Foggia – 228 euro.
- Genova – 292 euro.
- Roma – 465 euro.
- Latina – 287 euro.
- Messina – 229 euro.
- Milano – 620 euro.
- Modena – 367 euro.
- Napoli – 337 euro
- Novara – 349 euro.
- Padova – 458 euro.
- Palermo – 230 euro.
- Parma – 308 euro.
Un problema per gli studenti in cerca di una stanza: l’analisi per città
La città più cara resta Milano, polo universitario, ma anche lavorativo. Il rialzo è del 20% su base annua e dell’8,2% rispetto al periodo prima della pandemia. Questo vuol dire che il costo è sceso durante il lockdown ed è risalito con il ritorno degli studenti negli atenei. La domanda cresce secondo i dati. Infatti, si è passati al 45% in più di domanda rispetto al 2020 e al 41% in più per le camere doppie.

Non va meglio nelle grandi città universitarie. A Roma una stanza singola può costare 465 euro. Venezia e Torino sono più convenienti, con un costo medio mensile di 360 euro. Napoli si attesta a 337 euro. Padova registra un aumento del 40 percento. Firenze segue invece Milano, con un aumento del 20 percento.