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Wargame

Aeroflot, inaspriti i controlli sulla carta igienica

Inventario rigoroso, divieto di lasciare scorte in luoghi accessibili ai passeggeri, riconsegna del materiale non utilizzato dopo l’atterraggio. La stretta di Aeroflot sulla carta igienica a bordo però è solo l’ultimo dei problemi della compagnia di Stato russa.

8 Giugno 2022 14:41 Redazione
Aeroflot, inaspriti i controlli sulla carta igienica

Le sanzioni hanno colpito duro anche su Aeroflot, la compagnia di bandiera russa. Tanto che ora la società prova a risparmiare persino sulla carta igienica. Agli assistenti di volo è stato infatti ordinato di tenere un registro rigoroso delle scorte sui voli diretti in Turchia. E questo vale per tutti gli altri prodotti di carta: dai tovaglioli agli asciugamani. Lo ha svelato  Baza che su Telegram ha pubblicato la mail inviata ai dipendenti.

Aeroflot, inaspriti i controlli sulla carta igienica
L’ordine inviato ai dipendenti Aeroflot (da Telegram).

Hostess e steward sono chiamati non solo vigilare su possibili sprechi, ma rifornire le toilette solo ed esclusivamente quando la carta è esaurita. I rotoli di scorta poi non devono mai essere lasciati in luoghi accessibili ai passeggeri e dopo l’atterraggio il materiale non usato deve essere contato, sigillato e restituito. Per ora la stretta sarà in vigore per un periodo di prova fino al 10 giugno. Ma è molto probabile che diventi permanente.

#Russian airline "#Aeroflot" will keep records of toilet paper on flights to #Turkey.

Employees are forbidden to leave extra rolls of paper in places that are accessible to passengers.

📰The Moscow Times pic.twitter.com/JUTlusiZzr

— NEXTA (@nexta_tv) June 8, 2022

La chiusura dello spazio aereo dovuto alle sanzioni e il calo dei passeggeri 

La carta igienica è solo l’ultimo dei problemi di Aeroflot. A marzo la compagnia ha registrato un calo del 20,4 per cento dei passeggeri rispetto allo stesso periodo nel 2021, un crollo dovuto soprattutto alle sanzioni occidentali e alla chiusura dello spazio aereo dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Il 50 per cento del calo si è registrato sui voli internazionali (189.400 persone trasportate rispetto alle 379.200 del 2021). All’inizio di marzo, Aeroflot aveva annunciato la sospensione dei voli internazionali. Da allora ha ripreso le tratte verso pochissimi Paesi come Iran, Sri Lanka, Armenia e Azerbaijan.

Aeroflot, inaspriti i controlli sulla carta igienica
Putin con le hostess Aeroflot il 5 marzo scorso (Getty Images).

L’emissione straordinaria di azioni

Per tamponare la crisi, Aeroflot ha in programma di raccogliere 185 miliardi di rubli (3 miliardi di dollari) con un’emissione di azioni di emergenza. Gli azionisti martedì hanno infatti dato l’ok all’emissione di 5,42 miliardi di nuove azioni al prezzo stimato di 34,29 rubli (0,56 dollari) ciascuna. La parte del leone la farà però il National Wealth Fund della Russia impegnato a sostenere le aziende chiave colpite dalle sanzioni. Il governo, secondo indiscrezioni di stampa, avrebbe promesso un investimento da 107 miliardi di rubli (1,73 miliardi di dollari). Aeroflot, come scrive Vedomosti, ha tra l’altro intenzione di ordinare 300 velivoli dalla United Aircraft Corporation, la cui maggioranza è controllata da Rostec. 

I 35 dipendenti licenziati in Italia

La crisi di Aeroflot ha colpito di sghembo anche l’Italia. Sempre a marzo infatti la compagnia russa ha sospeso i voli verso il nostro Paese e ha chiuso tutte le sue attività. Decisione che ha portato al licenziamento collettivo di 35 dipendenti negli scali di Roma Fiumicino, Malpensa, Venezia, Napoli e Verona da cui effettuava collegamenti diretti dall’aeroporto Sheremetyevo di Mosca. Inutile la mediazione del ministero del Lavoro per fare accedere i lavoratori ad ammortizzatori sociali o aiuti. Ai 35 resta la speranza che Aeroflot versi loro il dovuto tra pagamenti arretrati, contributi e Tfr.

Tag:Crisi ucraina
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