Accordo Usa-Iran sul nucleare più vicino: Teheran avrebbe ceduto sui pasdaran

Matteo Innocenti
20/08/2022

Iran, si avvicina l’accordo con gli Stati Uniti sul nucleare: Teheran avrebbe accettato l’inclusione dei Guardiani della Rivoluzione nella blacklist del dipartimento di Stato americano dei gruppi terroristici.

Accordo Usa-Iran sul nucleare più vicino: Teheran avrebbe ceduto sui pasdaran

L’accordo sul nucleare tra Stati Uniti e Iran sembra avvicinarsi: tra gli scogli che ancora impediscono l’accordo sul nucleare iraniano c’è sempre stata la richiesta da parte di Teheran di togliere i Pasdaran (o almeno le loro aziende) dalla lista nera del dipartimento di Stato americano dei gruppi terroristici. Ebbene, come riporta la Cnn citando una fonte dell’amministrazione americana, l’Iran avrebbe ceduto proprio su questo punto, uno dei più ostici del negoziato.

Ebbene, nella risposta inviata nei giorni scorsi alla bozza di accordo sul nucleare proposta dall’Unione Europea («bozza finale» secondo l’Ue), l’Iran non ha chiesto l’esclusione dei Guardiani della Rivoluzione dalla blacklist. L’attuale versione del testo non contiene più quel punto, ha spiegato il funzionario alla Cnn, sottolineando che gli Stati Uniti hanno ripetutamente e coerentemente respinto la richiesta. «Quindi, se siamo più vicini a un accordo, è proprio per questo», ha commentato. La fonte ha ricordato all’emittente statunitense che il presidente Joe Biden «è stato fermo e coerente nel dire che non toglierà la designazione di gruppo terroristico al Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica». Tuttavia, ha sottolineato, c’è ancora da limare qualche dettaglio: «Permangono alcune lacune. Il presidente Biden approverà solo un accordo che soddisfi i nostri interessi di sicurezza nazionale».

A gennaio 2020 gli Usa hanno ucciso il generale Soleimani

L’inclusione dei pasdaran nella lista delle organizzazioni terroristiche è fortemente voluta dagli Stati Uniti: basti pensare che a gennaio 2020 il generale Qassem Soleimani, a capo della brigata al-Quds, élite dei Guardiani della Rivoluzione, è stato ucciso (insieme al vice Abu Mahdi al-Muhandis) da un raid Usa condotto con un drone lanciato da un elicottero nei pressi dell’aeroporto di Baghdad. All’epoca alla Casa Bianca c’era Donald Trump, ma si tratta di una questione che sta a cuore anche ai democratici: d’altra parte, gli alleati Arabia Saudita e Israele vedono nei Guardiani della Rivoluzione una minaccia e spingono affinché rimangano nella blacklist.

L'accordo Usa-Iran sul nucleare è adesso più vicino: Teheran avrebbe ceduto sui pasdaran. Cosa è successo.
Iran, manifestazione di protesta dopo l’uccisione di Qassem Soleimani (ATTA KENARE/AFP via Getty Images)

Le preoccupazioni non sono infondate: il numero di attacchi e azioni militari da parte dei Pasdaran era aumentato del 400 per cento tra il 2019 e il 2020, nel periodo intercorso tra il ritiro unilaterale dall’accordo nucleare deciso da Trump, che aveva visto a metà l’uccisione di Soleimani. Un accordo sul nucleare favorirebbe una deescalation regionale, un dialogo vero e costruttivo, il rispetto di regole e accordi: necessario e difficile al tempo stesso, vista la “scomoda” posizione dei Pasdaran, che in Iran hanno in mano le chiavi e la sicurezza degli impianti nucleari. Un accordo sul nucleare senza un altro precedente sui Guardiani della Rivoluzione è impossibile. Teheran potrebbe appunto accettare la loro permanenza nella blacklist, ma in cambio di cosa? Scuse ufficiali da parte di Washington per l’assassinio di Soleimani, voluto da Trump e avvenuto in violazione del diritto internazionale? La promessa di non interferenza negli affari interni iraniani? Non è chiaro, tutto questo mentre l’ayatollah Khamanei sta adottando un linguaggio sempre più aggressivo nei confronti degli Stati Uniti.

Accordo nucleare, le questioni ancora aperte

Al di là della questione-pasdaran, da Teheran sono arrivate alcune aperture su altri aspetti. Fino a qualche mese fa, l’Iran continuava a chiedere la chiusura dell’inchiesta dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica incentrata sulla contabilizzazione dei materiali e delle attività nucleari dell’Iran e sulla garanzia che rimangano a fini pacifici: la richiesta non sarebbe stata reiterata nella risposta all’Unione Europea. Teheran è invece ancora ferma nel pretendere garanzie economiche in caso di un’altra uscita unilaterale degli Stati Uniti dall’accordo nucleare.

L'accordo Usa-Iran sul nucleare è adesso più vicino: Teheran avrebbe ceduto sui pasdaran. Cosa è successo.
Hossein Salami, capo dei Guardiani della Rivoluzione (AFP via Getty Images)

Iran, chi sono i Guardiani della Rivoluzione

I Guardiani della Rivoluzione o (dal farsi) Pasdaran, sono un organo militare istituito in Iran dopo la rivoluzione islamica del 1979. Nati come una milizia con profonda fede ideologica, con gli anni hanno ampliato molto il loro potere all’interno dello Stato: oggi dispongono di circa 120 mila uomini, suddivisi in forze di terra, aeree e navali. Nel corso dei decenni, il Corpo dei Pasdaran è stato accusato di vicinanza a gruppi terroristici, di aver proprio organizzato e partecipato ad atti di terrorismo: guidati dal generale Hossein Salami, dal 2019 fanno parte della già citata blacklist degli Stati Uniti.