Con le delibere positive, prima dell’Assemblea di Fiere di Parma del 7 febbraio e successivamente quella del CDA di Fiera Milano del 9, è stato
definitivamente siglato l’accordo tra le due società per una gestione armonizzata delle loro manifestazioni dedicate al settore agroalimentare, ovvero Cibus e Tuttofood.
L’accordo tra Fiere di Parma e Fiera Milano
Fiera Milano diventa dunque il secondo azionista privato di Fiere di Parma, con una quota del 18,5 per cento, dopo Crédit Agricole Italia, che detiene il 26,44 per cento. Insieme a Unione Parmense degli Industriali, quota dell’6,88 per cento, si consolida quindi un accordo tra i soci privati che hanno guidato la società Ducale negli ultimi 14 anni la quale, da ora, gestirà entrambe le manifestazioni con il partner storico di Cibus, Federalimentare. I soci pubblici, ovvero Comune e Provincia con il 15,97 per cento ciascuno e Regione Emilia Romagna (che detiene il 4,15 per cento), ampliano il loro patto alla Camera di Commercio (che detiene il 9,78 per cento) rispondendo alle recenti sollecitazioni istituzionali.
Un’operazione di natura industriale, ma con risvolti inevitabilmente politici, fortemente voluta non solo da tutti i Soci di Fiere di Parma e da Fiera Milano ma anche sollecitata dai diversi soggetti coinvolti nella promozione del Made in Italy Agroalimentare, ovvero Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Ministero della Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e Agenzia ICE. Già nell’autunno del 2020 Crédit Agricole Italia aveva contribuito a trovare una prima intesa tra Fiera Milano e Fiere di Parma per realizzare un unico grande polo per l’industria agroalimentare italiana che la aiutasse a proiettarsi in una dimensione ancora più internazionale, con vantaggi per tutti i soci e i territori.

L’azione combinata delle due fiere leader in Italia potrà infatti creare un campione in grado di competere a livello europeo specializzando le due manifestazioni, vale a dire Cibus Parma – vetrina immersiva del Made in Italy Alimentare e dei suoi territori – e Tuttofood Milano, piattaforma globale e innovativa per il food&beverage di tutto il mondo. Entrambi i format fieristici sapranno capitalizzare le caratteristiche dei loro quartieri e delle loro città: Parma baricentrica rispetto a tutti i distretti produttivi italiani, alle loro eccellenze e alle principali DOP-IGP, Milano location ideale per comunicare al mondo – dentro e “fuori” salone – i nuovi paradigmi di un cibo buono&sostenibile. Un combinato disposto che dovrebbe convincere gli espositori italiani e stranieri a privilegiare il nostro paese come teatro fieristico rispetto ad altre sedi in Europa e nel mondo, attualmente meno caratterizzate. Il “menu” che sarà offerto agli operatori di tutto il mondo – retailer, importatori, distributori, catene della ristorazione, ecc. – risulterà infatti ogni anno particolarmente appetibile grazie a educational e factory&terroir tour a Parma negli anni dispari e una vetrina globale e “contemporanea” con un ricco “fuori salone” a Milano negli anni pari.
La specializzazione e valorizzazione delle due manifestazioni sul Food&Beverage è solo il primo passo di un’alleanza che prevede ulteriori sinergie tra le due società fieristiche in altri comparti strategici per il nostro paese. Tra queste, per esempio, la Meccanica e il Turismo dove Milano e Parma ospitano manifestazioni leader in Italia come, rispettivamente, Ipackima e CibusTec, BIMU e Mecfor, BIT e Salone del Camper&Outdoor.

Le dichiarazioni dei vertici
Gino Gandolfi, Presidente di Fiere di Parma, ha così commentato l’accordo: «Alla conclusione di questo lungo percorso e di questo straordinario risultato non dimentico quando, in piena pandemia nell’autunno 2020, il CEO di Credit Agricole Italia Giampiero Maioli, il Presidente della Fondazione Fiera Milano Enrico Pazzali, il Presidente di Fiera Milano Carlo Bonomi e il nostro CEO Antonio Cellie mi parlarono di questa loro visione di unire le due piattaforme dell’Agroalimentare Italiano per valorizzare sempre di più e in modo coordinato le produzioni tipiche del Made in Italy e, coinvolgendomi, diedero vita al progetto che oggi si realizza. Sono convinto che l’ingresso nel capitale sociale di Fiere di Parma del principale operatore fieristico italiano produrrà altre significative e fruttuose sinergie. Per tali ragioni, mi sento di dover ringraziare tutti i Soci Pubblici e Privati di Fiere di Parma, il nostro CDA e la nostra struttura che hanno reso possibile, con il loro apporto determinante, questo accordo».
Gli ha fatto eco l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fiera Milano Luca Palermo: «La nostra visione è ambiziosa: creare un sistema delle fiere italiane, coordinate tra loro, che mantenga l’attenzione al territorio ma diventi più forte ed attrattivo per gli operatori esteri. É il momento per far sì che le nostre filiere industriali trovino in Italia la loro casa e che siano sempre meno incentivate a rivolgersi a manifestazioni fieristiche estere. È in questa visione che si inserisce la partnership con Fiere di Parma, che punta a rafforzare il posizionamento internazionale congiunto in una filiera strategica come quella dell’agroalimentare creando una manifestazione fieristica in grado di competere con le principali fiere europee per portare a “Tuttofood powered by Cibus” un numero sempre crescente di espositori e visitatori internazionali. Sebbene la creazione di un campione nazionale nel comparto fieristico agro-alimentare sia il principale scopo del progetto, non si esclude la possibilità di realizzare ulteriori sinergie tramite l’integrazione e il coordinamento comune dei portafogli degli eventi non Food di Fiera Milano e Fiere di Parma, proseguendo nella nostra ambizione di fare sistema con l’obiettivo di portare il Made in Italy nel mondo».
Queste invece le dichiarazione del Responsabile del Crédit Agricole in Italia Giampiero Maioli: «Come azionisti siamo convinti dell’importanza dell’accordo con Fiera Milano perché permetterà a Fiere di Parma e Cibus di proseguire nel loro percorso di sviluppo internazionale: investimenti e capacità di guardare al futuro sono elementi essenziali per continuare ad accompagnare al successo il mondo dell’Agroalimentare italiano. Come banca siamo orgogliosi di aver contribuito fattivamente a scrivere questo nuovo capitolo insieme a tutti i soggetti che, come noi, vedono nell’intesa un risultato importante e un’opportunità irrinunciabile per il settore fieristico italiano e per le imprese del settore. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla definizione di questa operazione, che sicuramente porterà valore al nostro Paese».