Accordo raggiunto tra Letta e Calenda: al Pd il 70% dei candidati

Debora Faravelli
02/08/2022

Via libera all'alleanza tra Pd e Azione/+ Europa alle prossime Politiche. Ai dem il 70 per cento dei candidati.

Accordo raggiunto tra Letta e Calenda: al Pd il 70% dei candidati

Dopo giorni di botta e risposta, Enrico Letta, Carlo Calenda e Benedetto Della Vedova hanno raggiunto un accordo e correranno insieme alle prossime elezioni politiche. I rispettivi partiti faranno dunque parte della medesima coalizione e si presenteranno uniti contro centrodestra e Movimento Cinque Stelle.

Accordo tra Letta e Calenda

È quanto deciso all’incontro tenutosi alla Camera tra la delegazione dem composta dal segretario Enrico Letta, le capigruppo Simona Malpezzi e Debora Serracchiani e il coordinatore della segreteria Marco Meloni e la federazione formata da Più Europa e Azione con Carlo Calenda, Matteo Richetti, Benedetto Della Vedova e Riccardo Magi.

I presenti hanno stabilito che la totalità dei candidati nei collegi uninominali della coalizione verrà suddivisa tra Democratici e Progressisti e Azione/+Europa nella misura del 70% (Partito democratico) e 30% (+Europa/Azione), scomputando dal totale dei collegi quelli che verranno attribuiti alle altre liste dell’alleanza elettorale.

Nel testo dell’accordo si legge che le parti si impegneranno a non candidare personalità che possano risultare divisive per i rispettivi elettorati nei collegi uninominali, così da aumentare le possibilità di vittoria dell’alleanza. In particolare, ciò vuol dire che non saranno candidati i leader delle forze politiche che costituiranno l’alleanza, gli ex parlamentari del M5S (usciti nell’ultima legislatura) e gli ex parlamentari di Forza Italia (usciti nell’ultima legislatura).

I punti del programma

Quanto al programma, in ambito economico e sociale i partiti hanno l’ambizione di contrastare le disuguaglianze e i costi della crisi su salari e pensioni e hanno convenuto sulla realizzazione del salario minimo e sulla riduzione consistente del cuneo fiscale a tutela in particolare dei lavoratori. In più, si impegnano a mettere in campo le politiche pubbliche più idonee per garantire l’autonomia del paese attraverso un’intensificazione degli investimenti in energie rinnovabili, il rafforzamento della diversificazione degli approvvigionamenti per ridurre la dipendenza dal gas russo e la realizzazione di impianti di rigassificazione nel quadro di una strategia nazionale di transizione ecologica virtuosa e sostenibile.

Calenda: «Oggi si riapre la partita»

«Sono pienamente e interamente soddisfatto dell’accordo, c’è un richiamo all’agenda Draghi», ha commentato in conferenza stampa Calenda. «Oggi si riapre la partita, non credo che gli italiani siano disponibili a farsi sottomettere da una proposta che li porta ai margini dell’Europa, parlo di dignità». E ancora: «Siamo solidi e compatti, niente è scritto, andiamo a vincere le elezioni, da oggi per me ogni discussione è finita, c’è la partita e la partita la vinciamo». La scelta, ha continuato l’ex ministro dello Sviluppo economico, «è tra l’Italia che sta tra i grandi paesi Ue e quella che sta con Orban e Putin, perché di questo parliamo». «È una proposta che sia vincente e in grado di essere competitiva e alternativa alle destre», ha detto Letta. «Il patto che abbiamo fatto oggi rende le prossime elezioni contendibili, abbiamo ritenuto nostro dovere offrire una proposta convincete e vincente».

Quel post di Calenda su Instagram

Tutti soddisfatti, dunque. E dire che solo qualche ora fa il leader di Azione su Instagram riportava un messaggio della moglie Viola: «Amore visto che tu stai lì a perdere tempo con il PD e io sono in una call, vai a fare tu la spesa». «Come ritornare subito con i piedi per terra», aveva aggiunto lui con tanto di cuoricino.

https://www.instagram.com/p/CgudegpNzQL/