L’8 ottobre del 2000, con la vittoria nel Gran Premio del Giappone, Michael Schumacher vinse il suo primo mondiale di Formula 1 con la Ferrari. Un’impresa storica, perché il tedesco riuscì a riportare la Rossa sul tetto del mondo dopo 21 anni. L’ultimo a riuscirci, nel 1979, era stato il sudafricano Jody Scheckter. Per il Kaiser non fu però il primo mondiale in assoluto: prima, nel 1994 e nel 1995, ne aveva già vinti due con la Benetton diretta da Flavio Briatore. Fu Luca Cordero di Montezemolo a portare il tedesco a Maranello nel 1996, inaugurando gli anni più belli della storia recente della Ferrari. Dopo i trionfi sfiorati nelle prime stagioni, infatti, il successo del 2000 inaugurò una striscia di cinque mondiali vinti di fila dal tedesco e dal Cavallino.
Dopo il suo addio nel 2006, solamente Kimi Raikkonen, nel 2007, è poi riuscito a vincere un titolo con la Rossa. Non ce l’hanno fatta campioni affermati come Fernando Alonso e Sebastian Vettel, non sembra in grado di riuscirci la coppia Leclerc-Sainz di adesso. Dopo Schumacher è infatti arrivato il tempo di un altro dominatore assoluto delle corse, Lewis Hamilton. Che, con il tedesco, detiene il record di mondiali vinti (sette) e – da solo – quello di Gran premi conquistati, 100. L’esperienza in Ferrari di Schumi però non è stata l’ultima della sua carriera: nel 2010, a quattro anni dal suo addio al Cavallino (fino al 2009 era rimasto come pilota di riserva e collaudatore) ritornò in pista con la Mercedes, con la quale gareggiò fino al 2012.
La vita di Schumacher è però tristemente legata a un’altra data, oltre a quelle delle sue vittorie: il 29 dicembre 2013, a causa di un brutto incidente sugli sci, entrò in coma farmacologico per diversi mesi. Rientrato a casa a Gand il 9 settembre 2014, da allora la famiglia ha sempre tenuto il massimo riserbo sulle sue condizioni. Tag43 vi dà il buongiorno con le immagini di Suzuka 2000, il Gran Premio che diede al tedesco il primo alloro con la Ferrari.