Il campione olimpico di nuoto Yannick Agnel, 29 anni, «è stato fermato a Parigi e portato in stato di arresto a Mulhouse», ha spiegato il procuratore di quest’ultima città, Edwige Roux-Morizot. Il provvedimento è stato preso nell’ambito di un’inchiesta per «violenze e abusi sessuali su un minore di 15 anni». Secondo quanto hanno fatto sapere fonti delle forze dell’ordine francesi, i fatti risalgono «più o meno al 2016».

Agnel, due volte sul gradino più alto del podio a
Nato il 9 giugno 1992 a Nimes, Agnel un ex nuotatore specializzato nei 200 e 400 stile libero, di cui è detentore di entrambi i primati nazionali francesi sia in vasca da 25 che da 50 metri. Ha raggiunto il punto più alto della propria carriera a Londra 2012, edizione dei Giochi Olimpici nel corso della quale ha vinto due medaglie d’oro, nei 200 stile libero e nella staffetta 4×100 insieme ad Amaury Leveaux, Fabien Gilot e Clément Lefert, oltre all’argento nella 4×200. Angel è stato anche campione del mondo dei 200 metri, titolo ottenuto a Barcellona nel 2013. L’ultima medaglia della sua carriera è stato il bronzo nei 200 stile agli Europei di Berlino 2014. Si è ritirato dalle competizioni nel 2016, dopo una precoce eliminazione nelle batterie alle Olimpiadi di Rio de Janeiro.

Agnel, le accuse da parte di un atleta con cui si è allenato
Come riporta Le Parisien, la polizia si è mossa a seguito di una denuncia da parte di un nuotatore che si era allenato con Agnel a Mulhouse, tra il 2014 e il 2016, anno in cui oltre a ritirarsi dalle competizioni, il campione aveva anche subito il licenziamento da parte del club per il quale era tesserato. Secondo L’Equipe, l’arresto è arrivato dopo le testimonianze di altri giovani nuotatori, compagni della presunta vittima. Terminata la carriera in piscina, Agnel ha cambiato settore ed attività, diventando il direttore sportivo di un club di E-Sport e opinionista televisivo: in occasione di Tokyo 2020, ha lavorato come consulente per France Televisions.