La Compagnia di Gesù, la nota congregazione dei gesuiti da cui proviene anche Papa Francesco, ha deciso di espellere padre Marko Ivan Rupnik, sacerdote, teologo e mosaicista. La decisione arriva dopo le numerose denunce che molte suore hanno presentato riguardanti abusi sessuali, di coscienza e di potere, ricevuti da lui nell’arco di ben 30 anni. La comunicazione in una breve nota: «Informiamo con cuore addolorato che il giorno 9 giugno 2023 il padre Generale – padre Arturo Sosa – ha dimesso dalla Compagnia di Gesù padre Marko Ivan Rupnik. Questo è stato fatto in conformità al diritto canonico, a causa del suo rifiuto ostinato di osservare il voto di obbedienza». Rupnik è un nome molto noto all’interno della Chiesa. I suoi mosaici decorano numerosi santuari in ogni parte del mondo, compreso il Vaticano.

Rupnik accusato da almeno 15 persone
La vicenda è nota ormai da tempo. Padre Johan Verschueren, responsabile della case dei gesuiti a Roma, ha ritenuto attendibili le denunce di almeno 15 persone, tredici donne e due uomini, che accusano padre Rupnik di abusi sessuali nell’arco temporale che va dagli anni ’80 al 2018. Dopo l’ammissione del teologo, che nel 2020 aveva confermato di aver abusato sessualmente di una donna, nello scorso febbraio erano arrivate nuove accuse di «violenza psicologica, abuso di coscienza, abuso nell’ambito sessuale e affettivo, abuso spirituale». Adesso avrà tempo 30 giorni per presentare un eventuale ricorso contro l’espulsione dai gesuiti.
I gesuiti gli avevano proposto «di cambiare comunità»
Nella nota della Compagnia di Gesù si legge anche che a Rupnik era stata proposta un’alternativa, che lui non ha accettato: «Abbiamo imposto a padre Marko Rupnik di cambiare di comunità e di accettare una nuova missione in cui gli abbiamo offerto un’ultima possibilità come gesuita di fare i conti con il proprio passato e di dare un segnale chiaro alle numerose persone lese che testimoniavano contro di lui, per poter entrare in un percorso di verità. Di fronte al reiterato rifiuto di Marko Rupnik di obbedire a questo mandato, ci è rimasta purtroppo una sola soluzione: la dimissione dalla Compagnia di Gesù».
