Abele Hivett, 39 anni di origini eritree ma cresciuto a Napoli, è morto dopo essere stato investito da un’automobile, in sella a una bici, alle Isole Cayman. Si era trasferito da poco oltreoceano.
Abele Hivett investito in bici da un’auto alle Cayman
Mercoledì 8 marzo l’uomo si trovava in sella ad una bicicletta elettrica dopo aver terminato il suo turno di lavoro in un bar e stava percorrendo West Bay Road. All’improvviso è sopraggiunta una Jeep Cherokee che ha travolto il ciclista, il cui conducente è fuggito immediatamente senza prestargli soccorso. Nel giro di pochi minuti, i soccorsi sono intervenuti sul posto e Abele è stato trasportato all’ospedale locale dove purtroppo è morto a causa delle ferite riportate nell’incidente.

La Polizia locale si è subito messa al lavoro per capire chi fosse il responsabile del terribile sinistro. Le forze dell’ordine delle Isole Cayman hanno rintracciato la Jeep Cherokee parcheggiata non molto lontano dalla zona dell’incidente. Non ci è voluto molto, dunque, per rintracciare anche il conducente, un uomo di 36 anni del posto. Sembrerebbe che il pirata della strada sia già stato arrestato e, dopo alcuni esami, sembra anche essere risultato positivo all’alcol test.

Chi era la vittima
Abele aveva origini eritree ma era cresciuto nel capoluogo campano, più precisamente ai Quartieri Spagnoli. Dopo aver vissuto un periodo a Londra, da pochi mesi si era trasferito a Gran Cayman, nell’arcipelago del Mar dei Caraibi. Aveva iniziato a lavorare come cameriere in un noto ristorante dell’isola, anche se il suo sogno era quello di aprire un bar ai Caraibi. Per dare vita alla sua attività, stava lavorando duramente per mettere da parte il denaro necessario. «Un ragazzo unico, un amico unico, un fratello. Riposa in pace amico mio, un giorno ci rivedremo e come sempre mi farai morire dalle risate. Riposa in pace» è il saluto affidato ai social da uno dei suoi amici.