Elettricità di Francia
La municipalizzata lombarda a2a conferirà degli impianti in una newco per poi vendere il 49% della società al fondo transalpino Ardian. Senza procedura competitiva.
Un altro pezzo di industria che va Oltralpe, come se la presenza francese in Italia non fosse già cospicua e variegata in tutti i settori del sistema. Stavolta la vendita è orchestrata dai Comuni di Milano e Brescia, ovvero i due principali azionisti di a2a, la municipalizzata lombarda guidata dall’ex ad di Ferrovie Renato Mazzoncini e presieduta dall’ex ad di Edizione Holding, la cassaforte della famiglia Benetton, Marco Patuano.
Un’operazione voluta dai sindaci di Milano e Brescia
I sindaci delle due città lombarde, Beppe Sala e Emilio Del Bono, sono pronti a vendere gli impianti di produzione elettrica di a2a al fondo Ardian. L’operazione verrebbe fatta in due tempi: prima il conferimento in una newco dei suddetti impianti, sia quelli a ciclo combinato sia le dighe. Poi la vendita del 49 per cento ai francesi. Il tutto, e questo è abbastanza strano vista la portata della transazione, senza alcuna procedura competitiva che metta in gara il fondo francese con le possibili offerte provenienti da altri investitori.

Ardian vuole investire massicciamente in Italia
Ardian è un fondo basato a Parigi, con uffici anche in Italia, a Milano, fondato nel 1996 da Dominique Senequier, un ex manager di Axa. E’ il più grande investitore in infrastrutture del vecchio continente. Recentemente il suo ultimo fondo di buyout, Ardian Buyout Fund VII, ha raccolto 6,5 miliardi di di dollari, una parte dei quali è stato esplicitamente dichiarato dover essere investiti in Italia. L’operazione con A2a, fortemente caldeggiata dal sindaco di Brescia cui si è accodato quello del capoluogo lombardo, costituisce un tassello importante per la strategie di Ardian in Italia.