Un innovativo progetto di riparazione delle tubazioni mediante il sistema di monitoraggio “Aquarius”, al fine di ridurre le perdite idriche in città. È stato avviato a Brescia da A2A (attraverso la controllata A2A Ciclo Idrico), con riparazioni condotte sia tramite metodologie tradizionali che tecnologie innovative senza scavo.
Sensori per rilevare il rumore delle perdite
Nel corso dell’autunno 2020, A2A ha installato 180 sensori nel distretto idrico del centro storico, allo scopo di monitorare le reti e di rilevare il rumore determinato da eventuali fuoriuscite di acqua. Quando ciò accade, i sensori del sistema di monitoraggio, messo a punto dalla startup israeliana Aquarius-Spectrum, inviano le informazioni a una piattaforma di elaborazione dati. Intrecciando tutte le indicazioni raccolte, si riesce così a localizzare il punto in cui la tubazione è rotta o deteriorata.
Con TALR Tech scavi ridotti al minimo
La ricerca dei punti in cui la rete perde acqua è solo il primo passo del progetto Aquarius, seguito dalla realizzazione di cantieri per riparare o sostituire le tubazioni. Per garantire interventi di riparazione rapidi e il meno possibile impattanti su viabilità e passaggio pedonale, oltre che evitare di scavare in contesti con pavimentazioni di pregio, per minimizzare i disagi alla cittadinanza A2A impiega (dove possibile) una tecnologia di riparazione “no dig”. Chiamata TALR Tech (Trenchless Automated Leakage Repair), prevede l’applicazione di una particolare resina, che consente di riparare diverse centinaia di metri di tubazione in poche ore limitando al minimo gli scavi.
Il riammodernamento della rete
Rinnovamento integrale della rete, gestione intelligente delle pressioni, tempestiva individuazione delle dispersioni idriche. Negli ultimi anni, A2A ha avviato a Brescia un percorso virtuoso di riammodernamento della rete acquedottistica finalizzato alla riduzione delle perdite reali, a cui si sono aggiunti interventi mirati sulle quelle cosiddette “apparenti”: ne è un esempio la sostituzione massiva dei contatori obsoleti (di età superiore ai 10 anni), così come la ricerca dei consumi non autorizzati e/o non misurati. A fronte di una media nazionale che nell’anno 2018 era del 47,9 per cento di perdite sul prelevato, A2A Ciclo Idrico registra un valore del 38,7 per cento sull’intero bacino gestito (80 Comuni) e del 28,4 per cento nella città di Brescia, dove il trend è in costante miglioramento.