Il sistema ambiente energia di Brescia soddisfa in maniera sostenibile il fabbisogno energetico della città. I rifiuti diventano risorse al 100 per cento. Neanche un chilogrammo finisce in discarica: il 76 per cento viene recuperato come materia e il restante valorizzato con recupero di energia per 210mila famiglie e calore che alimentata la rete di teleriscaldamento cittadina. Il 70 per cento della volumetria urbana di Brescia è servita dal teleriscaldamento, con una conseguente riduzione delle emissioni inquinanti e un risparmio di combustibili fossili. Il calore viene prodotto in impianti cogenerativi ad alta efficienza o recuperato da cicli produttivi industriali e di trattamento dei rifiuti non ulteriormente riciclabili. A2A ha investito negli anni in questo sistema, con l’obiettivo di renderlo sempre più efficiente e meno inquinante. Il progetto è stato riconosciuto dalla Commissione Europea come esempio di eccellenza.
La salvaguardia dell’ambiente passa dalla decarbonizzazione
Sempre più spesso si parla di salvaguardia dell’ambiente, di transizione ecologica e di cambi del sistema energetico, come ad esempio la decarbonizzazione. In quest’ultimo caso, c’è chi già da tempo ha concluso questo processo, con l’argo anticipo rispetto alle indicazioni nazionali inserite all’interno del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima del MISE. Si tratta di A2A, che già dalla stagione termina 2020/2021 ha abbandonato l’utilizzo del carbone alla Centrale Lamarmora di Brescia. Un risultato eccellente, in anticipo rispetto alla data sollecitata dal Governo, il 2025, e all’iniziale idea di completare nel 2022.
A2A: i benefici del Piano di Decarbonizzazione
Il Piano di Decarbonizzazione avviato dalla life company italiana consentirà, appena entrato a regime, di conseguire importanti benefici ambientali, come il risparmio di 15mila tonnellate di petrolio equivalenti l’anno, pari al consumo di oltre 26mila veicoli, e una riduzione delle emissioni di anidride carbonica pari a una superficie di dimensioni enormi, grande quanto il Comune di Brescia.

A2A: le fonti green
All’impatto ambientale della decarbonizzazione va aggiunta la ricerca di altre fonti green. Si parla, ad esempio, del recupero e del riutilizzo di calore industriale delle acciaierie. Quest’ultimo precedentemente si disperdeva nell’ambiente, ma grazie al progetto i-Revocery di Ori Martin ora viene riutilizzato, copre il fabbisogno di 2mila famiglie e sarà ulteriormente potenziato. Un processo di potenziamento che è già iniziato, grazie allo sviluppo di Smart Grid, insieme ad Alfa Acciai.
A2A: gli elementi principali del Piano
Cinque gli elementi principali del Piano di Decarbonizzazione. In primis gli accumuli termici per il teleriscaldamento. Sono stati realizzati tre nuovi serbatoi per l’accumulo di acqua calda con una capacità di 10mila metri cubi complessiva. Così facendo, presso le centrali Lamarmora e Nord, si accumulerà il calore prodotto nelle ore fuori picco per poi utilizzarlo quando serve. A questo si aggiunge il secondo elemento, il campo solare della Centrale Lamarmora. Lì, nell’aprile 2021, è stato inaugurato un impianto fotovoltaico da 250 KW, che copre una superficie di 1.500 mq. E sempre nella centrale di Brescia è stato potenziato il DeNOx, il nuovo sistema ad altissima efficienza per diminuire l’emissione di ossidi di azoto.
Quarto elemento: il recupero di energia dai forni Alfa Acciai, superiori a 10 Mwt rispetto ai 9 Mwt attesi. Infine, il recupero di calore dai fumi del termo-utilizzatore. Un cantiere aperto nel 2020 e che nella stagione 2022 vedrà finalmente i suoi frutti con l’entrata in servizio del sistema per il trattamento dei fumi, mentre nel 2023 partiranno altre due linee di combustione. Un investimento da 100 milioni che permetterà sia di raggiungere un ulteriore efficientamento energetico sia la riduzione delle emissioni e l’abbattimento degli ossidi di azoto.
