Il 9 settembre 1953 nasceva Giovanni Lindo Ferretti

Redazione
09/09/2022

Oggi 9 settembre Giovanni Lindo Ferretti compie 69 anni. Tag43 vi dà il buongiorno con A Tratti, canzone dei CSI del 1994.

Il 9 settembre 1953 nasceva Giovanni Lindo Ferretti

Oggi 9 settembre Giovanni Lindo Ferretti compie 69 anni. Considerato uno dei padri del punk italiano, ha fondato i CCCP-Fedeli alla linea e le successive incarnazioni del gruppo: i CSI e i PGR. Nato nel 1953 a Cerreto Alpi, in provincia di Reggio Emilia, dopo aver lavorato per cinque anni come operatore psichiatrico, lasciò l’Italia per viaggiare in Europa. A Berlino incontrò Massimo Zamboni, con il quale nel 1982 fondò i CCCP – Fedeli alla linea. Scioltisi nel 1990, nel 1992 sempre con Zamboni e assieme a Gianni Maroccolo e Francesco Magnelli, fuoriusciti dai primi Litfiba, fondò il Consorzio Suonatori Indipendenti (CSI), scioltosi nel 2002. Nel 2001, Ferretti e Ginevra Di Marco, con Maroccolo, Giorgio Canali e Magnelli diedero invece vita ai PGR, Per Grazia Ricevuta, nome che si riferisce alla “grazia” ricevuta a Montesole durante una serata organizzata in ricordo di Giuseppe Dossetti, il “Monaco Obbediente”.

Da Lotta Continua e dal Pci fino all’appoggio a Lega e Meloni

Di formazione cattolica, nei primi Anni 70 Giovanni Lindo Ferretti si avvicinò a Lotta Continua rimanendone militante fino al suo scioglimento. Successivamente si iscrisse al Pci. Con il Consorzio Suonatori Indipendenti e l’amministrazione di Correggio il 25 aprile 1995, per i 50 anni della Liberazione, organizzò Materiale resistente, un concerto collettivo (tra gli altri, Marlene Kuntz, Disciplinatha, Üstmamò, Africa Unite, Yo Yo Mundi) con oltre 5.000 persone. Poi lo choc: qualche anno dopo infatti dichiarò di aver votato alle elezioni del 2006 per l’Udc, dunque la coalizione di centrodestra. Nel 2007 prese parte al Meeting di Cl a Rimini. L’8 marzo del 2008 il cantautore partecipò addirittura alla manifestazione della lista antiabortista fondata da Giuliano Ferrara. In occasione delle Regionali del 2010 non smise di stupire dichiarando il suo voto per la Lega Nord, «l’unico partito schierato contro tecnocrati e banchieri», spiegò in una intervista a Repubblica XL. Dopo essersi espresso per il Carroccio, nel suo libro Barbarico del 2013, dichiarò il suo voto per Fratelli d’Italia. Due anni dopo partecipò alla festa estiva Atreju, organizzata da Giorgia Meloni (che ignorando sostanzialmente chi fosse, ne incassò comunque l’endorsement) criticando la politica migratoria del governo: «I governanti dovrebbero pensare innanzitutto al benessere dei propri concittadini», disse, «solo dopo a quello degli altri».

Il 9 settembre 1953 nasceva Giovanni Lindo Ferretti
I CCCP nel documentario Tempi Moderni del 1989.

 

Una posizione, quella di Ferretti, ribadita ancora nel 2020 a Rolling Stone Italia. «Sono nato e cresciuto in una famiglia cattolica, reazionaria, ma da sempre antifascista. Non è mai entrata una ideologia del XX secolo nei miei vecchi. Erano medioevali», raccontò al magazine. «Sono stato un giovane estremista di sinistra, poi un uomo di sinistra e fino a un certo punto non avevo mai conosciuto nessuno che la pensasse in modo diverso. Ho sempre ritenuto che la destra fosse il male, l’infamia. Alla fine di un lungo processo, faticoso e doloroso, ho scoperto che la sinistra non era tutto quel bene che raccontava in giro, che anche noi eravamo essere umani con dei difetti. Così ho guardato dall’altra parte, scoprendo che ci sono persone interessanti, capaci e lodevoli. Giorgia Meloni è una di queste. Tra tutti, una di quelle che stimo di più. Mi piace il suo essere una giovane borgatara romana che si è costruita una dimensione politica perché lei, sì, è nata per la politica. Senza dimenticare che la politica è una buona occasione anche per far uscire il peggio di sé».

«A volte cambiare idea è doloroso ma la vita ti obbliga e lo devi fare, puoi scegliere di non farlo ma comporta sofferenza»

In una delle sue ultime interviste, lo scorso gennaio, Ferretti non ha parlato di politica. «A volte cambiare idea è doloroso ma la vita ti obbliga e lo devi fare, puoi scegliere di non farlo ma comporta sofferenza», ha raccontato a Sali e Tabacchi, «io sono cresciuto come tutta la mia generazione con la necessità di essere anticonformista perché all’epoca esisteva un conformismo che era una gabbia per la vitalità, poi a un certo punto mi sono ritrovato a vivere in un mondo anticonformista dove l’anticonformismo era diventato una nuova tipologia di conformismo e io ho pensato che dovevo essere conforme a me, a me come Giovanni Lindo Ferretti: io rispondo della mia storia ed è troppo piacevole vivere e poterlo fare». Tag43 vi dà il buongiorno sulle note di A tratti dei Csi, canzone del 1994. «Non fare di me un idolo mi brucerò/Se divento un megafono m’incepperò/Cosa fare non fare non lo so/Quando dove perché riguarda solo me».