Il 9 marzo 1959 nasceva Barbie, la bambola più famosa al mondo. In questa data, dunque esattamente 64 anni fa, la fashion doll per antonomasia debuttò ufficialmente sul mercato americano in occasione della fiera del giocattolo di New York. Gambe lunghe, vita sottile, seno abbondante e un guardaroba già ampio, Barbara Millicent Roberts – questo il nome completo della bambola – rivoluzionò il settore: solo nel resto del 1959 Mattel ne vendette oltre 350 mila, al prezzo di 3 dollari ciascuna. Si stima che oltre un miliardo di Barbie siano state vendute da allora, in almeno 150 nazioni.

La geniale intuizione di Ruth Handler
Barbie nacque da un’intuizione di Ruth Handler, moglie del cofondatore della Mattel. Avendo notato che la figlia Barbara giocare con le immagini delle attrici ritagliate dalle riviste anziché con le classiche bambole, che perlopiù rappresentavano neonati, suggerì al marito Elliot l’idea di una linea di bambole dall’aspetto adulto. Dopo qualche tentennamento e un viaggio in Svizzera, durante il quale Ruth vide in un negozio di giocattoli una bambola simile a quella che aveva immaginato, la Mattel avviò la produzione della Barbie (diminutivo di Barbara, nome della figlia degli Handler). La fashion doll arrivò nei negozi con un costume da bagno zebrato, in versione bionda e mora, con i capelli legati in una lunga coda.
La biografia di Barbara Millicent Roberts
Via via che si affermava come uno dei giocattoli più venduti al mondo, Mattel ne accresceva il mito con una vera e propria biografia. Barbara Millicent Roberts è nata a Willows, nel Wisconsin, ha una sorella: Skipper, introdotta nel 1964. E, com’è noto, un fidanzato: Ken (diminutivo di Kenneth, altro figlio degli Handler), che ha incontrato nel 1961 su un set televisivo. A loro si aggiunge un nutrito gruppo di amici provenienti da vari Paesi. D’altra parte, come affermato dalla Mattel, Barbie ha frequentato la Manhattan International High School di New York e parla addirittura 50 lingue.

Una bambola in continua evoluzione
Piccola venere dal corpo sinuoso e il make up in voga all’epoca, con il passare del tempo Barbie è cambiata molto: “dimenticata” la versione mora appena dopo il lancio, diventò addirittura snodabile nel 1974. Dieci anni prima era approdata in Italia, già con la fisionomia cambiata. E ha continuato a mutare nel tempo, sempre al passo con i cambiamenti della moda, nei capelli, nel trucco e negli outfit. Senza dimenticare accessori, automobili, case e tutto il resto. Accusata di promuovere un’immagine della donna anatomicamente poco realistica, dal 1997 il corpo della Barbie è stato modellato affinché avesse un bacino più ampio.
Modello di emancipazione femminile
Già dai primi anni, la fashion doll si è imposta come modello di emancipazione femminile: basti pensare al modello Barbie Career Girl, lanciato nel 1963. Bambola in carriera, ne ha intraprese in effetti tantissime, avendo svolto le professioni più disparate. Lasciando ogni porta aperta: pur avendo un brevetto di volo per aerei commerciali, ha lavorato ad esempio come hostess. E già negli Anni Ottanta era diventata astronauta. A tal proposito, Samantha Cristoforetti ha ricevuto da Mattel una Barbie “One of a kind”, in copia unica e con le sue sembianze, in quanto role model per le giovani donne. Nel corso degli anni, Mattel ha realizzato numerose “One of a kind”: tra le personalità diventate bambole anche la regina Elisabetta II, Bebe Vio e Chiara Ferragni. Mattel ha inoltre creato una linea chiamata Inspiring Women, con modelli dedicati a icone di creatività e inventiva: tra esse la tennista Billie Jean King, la poetessa Maya Angelou, l’attivista Rosa Parks, la cantante Ella Fitzgerald, l’infermiera Florence Nightingale e la pittrice Frida Kahlo.

Il successo di Barbie Girl e il film in arrivo nel 2023
Bambola iconica, Barbie è parte della nostra cultura pop. E non solo perché Andy Warhol nel 1986 la omaggiò con un ritratto. La fashion doll Barbie è infatti protagonista di un franchise di animazione che, nel corso dei decenni, l’ha vista protagonista di film direct-to-video, speciali televisivi e webserie, a cui vanno aggiunti anche numerosi videogiochi. Il Barbie Cinematic Universe, come lo chiamano i fan, nel 2023 si arricchirà anche di un film con attori in carne e ossa, con Margot Robbie nei panni di Barbie e Ryan Gosling in quelli di Ken. Nella pellicola la bambola Barbie, dopo essere stata allontanata da Barbieland in quanto giudicata “imperfetta”, parte alla volta di un’avventura nel mondo reale. E sempre a proposito di cultura pop, impossibile non citare Barbie Girl del gruppo danese Aqua, tormentone dell’estate 1997 capace di raggiungere la vetta delle classifiche in buona parte dei Paesi in cui fu pubblicato grazie al videoclip, in cui i due cantanti del gruppo, Lene Nystrøm e René Dif, impersonano Barbie e Ken. Un’operazione parodistica compiuta all’insaputa di Mattel, che querelò la casa discografica MCA a causa del testo giudicato: la causa si risolse poi a favore di etichetta e band.
Tag43 vi dà il buongiorno proprio con Barbie Girl, il brano più famoso degli Acqua, dedicato alla fashion doll più amata al mondo.