L’8 aprile 2013 moriva Margaret Thatcher
L'8 aprile 2013 moriva a Londra Margaret Thatcher, la Lady di ferro. Tag43 vi dà il buongiorno con Tramp the dirt down di Elvis Costello.
L’8 aprile 2013 moriva a Londra Margaret Hilda Thatcher. Era nata a Grantham, cittadina di trentamila abitanti nella contea di Lincolnshire, nel 1925. Leader del partito conservatore, fu primo ministro britannico dal 4 maggio 1979 al 28 novembre 1990, diventando la prima donna a ricoprire l’incarico, nonché il premier più longevo nella storia del Regno Unito. Un record che ha portato a definire come Era thatcheriana il periodo in cui la Lady di ferro fu inquilina del numero 10 di Downing street. Laureatasi in chimica a Oxford, esercitò successivamente la professione di avvocato. Studi e professioni a cui accompagnò da sempre un grande impegno politico, così nel 1959 fu eletta al Parlamento in rappresentanza del sobborgo londinese di Finchley.
Passarono 11 anni e sotto Edward Heath fu nominata segretario di Stato per l’istruzione e la scienza. Nel 1975, poi, sconfisse proprio Heath nelle elezioni all’interno del partito conservatore ergendosi così a leader dell’opposizione. Si trattò del trampolino di lancio, in vista dell’incarico più prestigioso raggiunto nel 1979. Una volta primo ministro, si prodigò in una serie di riforme destinate a ridurre l’elevata disoccupazione dell’epoca, privatizzò le aziende statali e ridusse il potere dei sindacati. La popolarità conobbe un’impennata in seguito alla vittoria sull’Argentina nella guerra alle isole Falkland, nel 1982, e alla contestuale ripresa economica. Fu rieletta nel 1983 e per la terza volta nel 1987. In mezzo, era il 1984, riuscì a scampare a un attentato orchestrato dagli indipendentisti irlandesi dell’Ira. Si dimise dal ruolo di premier nel 1990, quando Michael Heseltine lanciandole una sfida per la leadership interna, la mise in minoranza nel partito. Affetta da Alzheimer, morì nel 2013 nella suite dell’Hotel Ritz di Londra per le conseguenze di un ictus.

I film e le canzoni che contestarono la politica di Margaret Thatcher
Posizioni spesso intransigenti, oltre a una grande popolarità, le valsero nel tempo feroci critiche. Un’opposizione che nei confronti di Margaret Thatcher si tradusse in un numero elevato di canzoni e film diventati tormentoni e cult. Con lo scoppio della guerra alle Falkland, nel 1983, l’invettiva contro la premier arrivò dai Pink Floyd, che la cantarono nel brano The post war dream. Ancora più eloquente il titolo di Morrissey: Margaret on the Guillotine. Ma sulla lady di ferro nessuno forse è stato più duro di Elvis Costello che in Tramp the dirt down canta: «Quando l’Inghilterra era la puttana più celebre del mondo, la Thatcher era la tenutaria del bordello». Nel 1990 non fu più leggera Sinead O’Connor che in Black boys on mopeds contestava il duro atteggiamento delle forze dell’ordine in quegli anni.
Ken Loach, tra i più accaniti registi contro Margaret Thatcher
Mentre in radio passava Thatcherites di Billy Bragg, sul grande schermo nel 1996 uscì Grazie, Signora Thatcher, Brassed off, in lingua originale. La commedia racconta i guai della Grimley Colliery Band, composta da minatori il cui lavoro è messo a rischio dalle politiche della lady di ferro. Emblematico, in tal senso, il discorso finale del capobanda Danny: «Questo maledetto governo, nel corso degli ultimi dieci anni, ha sistematicamente distrutto un’intera industria: la nostra industria. E non solo: le nostre comunità, le nostre famiglie, le nostre vite. Tutto nel nome del progresso e per pochi soldi pidocchiosi». Nel novero dei registi anti-Thatcher, c’è sicuramente Ken Loach, i cui documentari televisivi girati nel 1984 gli costarono diversi problemi di censura. Solo nel 1990 le sue opere tornarono a essere diffuse. Sul tema merita una citazione L’agenda nascosta, a proposito dei misfatti in Irlanda perpetrati dal governo “tory” d’accordo con la Cia. Come Riff Raff. Meglio perderli che trovarli, Piovono pietre, Ladybird Ladybird.

Nel genere a pieno diritto rientra anche The Full Monty, commedia Peter Cattaneo, prodotta dall’italiano Uberto Pasolini, in cui i riflessi della deindustrializzazione e della disoccupazione costringono alcuni giovani a trovare degli espedienti per tirare avanti, fino a diventare spogliarellisti. Il primo film che vede Thatcher protagonista, tuttavia, risale al 2009: prodotto dalla Bbc, Margaret ne racconta la fine della vita politica. Nel 2012 The Iron Lady varrà all’americana Meryl Streep, nei panni della protagonista, la conquista del terzo Oscar. Tag43 vi augura il buongiorno con Tramp the dirt down di Costello.