Sono lontani gli Anni 90, con la Serie A caratterizzata dai successi delle sette sorelle. Formazioni stellari, capaci di vincere tutto in Europa e nel mondo. Coppe Campioni e Coppe Uefa, antesignane delle moderne Champions ed Europa League, ma anche la Coppa delle Coppe e il Trofeo Intercontinentale, oggi diventato Mondiale per club: le bacheche strabordavano, facendo le gioie dei tifosi. Che attendevano frementi il mercato. Quel lotto allora composto da Juventus, Milan, Inter, Roma, Lazio, Fiorentina e Parma, oggi ha visto le ultime due sostituite stabilmente da Napoli e Atalanta, mentre l’equilibrio offerto dall’attuale torneo regala solo una patina di nostalgia. I capitali stanno altrove, la geografia del pallone è radicalmente mutata, così se all’interno la lotta è accesa, fuori dai confini proseguono i tempi di magra. Tra plusvalenze gonfiate, bilanci in rosso e la necessità di far quadre i conti, salvo rare eccezioni, i dirigenti dovranno fare tesoro dell’arte di arrangiarsi cercando nell’imminente mercato l’occasione low cost capace di coniugare esigenze di cassa e campo.
Inter, priorità all’esterno sinistro
L’Inter di Simone Inzaghi gioca bene, vince e si diverte. Ma l’ex tecnico della Lazio sa che la stagione è ancora lunga e nonostante il titolo di campione d’inverno appena vinto non può permettersi cali di tensione. Secondo i vertici nerazzurri c’è soltanto una lacuna al momento in rosa: la fascia sinistra. Anche perché i fondi sono pochi e vietano di fare il passo più lungo della gamba. l’Inter, così, ha riscoperto il valore di Perisic e la duttilità di Dimarco, utilizzato anche come terzo centrale. Di certo i nerazzurri, saluteranno Kolarov e cercheranno di liberarsi anche dell’ingaggio di Vecino. L’obiettivo è racimolare qualcosa per tuffarsi sull’esterno sinistro che serve a puntellare l’organico. Piace Lucas Digne. L’ex Roma, ora all’Everton, è in uscita e il suo prossimo campionato potrebbe essere proprio la Serie A. Tra le due società però c’è in ballo un prestito senza o con riscatto obbligatorio. I nerazzurri infatti vorrebbero evitare di sborsare cifre troppo alte in estate. Circolano poi i nomi di Diallo e Kurzawa, entrambi del Paris Saint Germain: il nodo è l’ingaggio, mentre i cartellini non sono costosissimi, perché entrambi sono considerati un esubero dal club francese. In mediana si pensa a Nandez del Cagliari, ma la sua valutazione resta per il momento troppo alta.

Milan, difesa, gol e rinnovi: sarà un gennaio caldo
Il Milan di Pioli ha chiuso il girone d’andata al secondo posto. I rossoneri, giovani e spregiudicati, hanno confermato quanto mostrato nella passata stagione e si candidano a principale inseguitrice dell’Inter. Per riuscire nell’intento servirà bussare al mercato. Se Maignan ha blindato la porta e non fa rimpiangere Donnarumma, la difesa ha perso Simon Kjaer per infortunio e bisogna sostituirlo. Occhi puntati su Sven Botman, centrale del Lille che il Milan vorrebbe in prestito con diritto di riscatto, opzione non gradita ai francesi. Per questo il club rossonero starebbe valutando il nome di Attila Szalai, difensore classe ’98 del Fenerbahce. L’ungherese è valutato intorno ai 20 milioni di euro, tanti, stessa cifra di Abdou Diallo, calciatore del Paris Saint Germain tra i nomi sul taccuino anche dell’Inter. Ai tre difensori si aggiunge anche un nome per il centrocampo. È Yacine Adli, già ingaggiato dal Milan e che sarebbe dovuto arrivare in estate, ma che probabilmente anticiperà l’approdo in Lombardia. Darebbe un’alternativa in più a un reparto che dovrà fare a meno di Kessié e Bennacer, impegnati in Coppa d’Africa nel mese di gennaio. Il primo poi è in scadenza e al momento non c’è l’accordo per il rinnovo. I sogni corrispondono agli identikit di Marco Asensio e Luis Muriel. Per il centrocampista del Real Madrid si parla di una trattativa quasi impossibile, sia per l’alto costo del cartellino (intorno ai 40 milioni) sia per l’eventuale ingaggio. Il Milan, che negli ultimi anni ha basato la propria strategia su prestiti e spese calibrate, difficilmente si sbilancerà cercando un colpo che peserebbe sulle proprie casse. Diverso il caso del colombiano, perché l’attaccante dell’Atalanta è in uscita e si sposterebbe volentieri da Bergamo a Milano.
Napoli: rinforzi per risalire dopo il dicembre nero
A Napoli non riescono a capacitarsi di come tutto possa essere cambiato in un solo mese. Dal primo posto in solitaria, la formazione guidata da Luciano Spalletti è scivolata fino al terzo e anche le prestazioni hanno subito un calo. I tanti infortuni, Osimhen su tutti, e adesso la Coppa d’Africa, con lo stesso centravanti oltre a Koulibaly ed Anguissa che mancheranno per un mese, impongono ai partenopei di cercare subito rinforzi. A questo si aggiunge l’addio già ufficializzato di Manolas e il mancato rinnovo di Insigne, sempre più vicino alla firma con il Toronto. Originariamente erano tre i nomi per la difesa: Szalai, da contendere al Milan, l’ex Luperto, ora all’Empoli, e Kumbulla, centrale della Roma che non ha trovato spazio con Mourinho. A questi si aggiungono Lucas Digne, molto più vicino all’Inter, e di Nicolò Casale, calciatore attualmente al Verona. Con un colpo improvviso di fine anno, però, il Napoli si è accordato con il Manchester United per portare all’ombra del Vesuvio il centrale inglese di origini congolesi Axel Tuanzebe. La formula? Prestito secco. Resta da capire se De Laurentis e la dirigenza cercheranno di rinforzare la squadra anche in altri settori, soprattutto in avanti, visti oltre il caso Insigne, la sterilità di Lozano, e la situazione di Osimhen. Escluse in ogni caso spese faraoniche, a meno di uscite altrettanto redditizie.
Atalanta: Boga subito, Barak in estate
Tra le prime quattro in graduatoria soltanto l’Atalanta aprirà il mercato con un colpo già siglato. Si tratta di Jeremie Boga, ex Chelsea prelevato dal Sassuolo, primo e probabilmente unico acquisto nel reparto avanzato. Alla Dea, l’attaccante è costato 22 milioni di euro, bonus esclusi, e per questo non ci si aspettano altri sforzi da una società che ha fatto delle plusvalenze sui giovani e della capacità di scovare talenti il proprio mantra. La squadra di Gasperini non dovrebbe stravolgere l’organico. In programma ci sono un paio di trattive, soprattutto in chiave futura. Da giorni si discute con il Verona per portare a Bergamo, ma in estate, il centrocampista Barak. In cambio all’Hellas di Tudor andrebbe subito Miranchuk, un calciatore su cui l’Atalanta nutriva grandi aspettative, ma che ha risposto a metà. Con il difensore classe 2000 Matteo Lovato ormai a un passo dal Cagliari, poi, potrebbe arrivare un innesto giovane per il pacchetto arretrato. Federico Gatti del Frosinone e Mattia Viti dell’Empoli i nomi caldi. Chi potrebbe andar via, invece, è Luis Muriel. In avanti, d’altronde, con l’arrivo di Boga, la concorrenza è serrata.
Juventus il sogno è Vlahovic
La situazione in casa Juventus è molto particolare. Dopo il fallimento della gestione Pirlo, il ritorno in panchina di Allegri ha portato a un inizio di stagione disastroso e a una lenta risalita fino al quinto posto. La squadra è sotto processo e sono tanti i calciatori che rischiano di dover fare le valigie, soprattutto in mediana. Si parla di Arthur, Rabiot e Ramsey: ingaggi pesanti e prestazioni non all’altezza degli standard bianconeri, ma anche di Alvaro Morata, che potrebbe essere mandato nuovamente in Premier League, però in estate. Allegri ha chiesto un rinforzo in avanti, dove Dybala è troppo spesso stato out e il sogno rimane Dusan Vlahovic. Il bomber della Fiorentina segna a raffica e il prezzo continua a salire. Improbabile lasci Firenze a gennaio, più facile prenderlo in estate, ma il prezzo resta un problema. La Juventus vorrebbe dalle cessioni dei centrocampisti vorrebbe accumulare un tesoretto da investire sulla punta. Meno impervia la pista che conduce al centravanti di Sassuolo e nazionale Gianluca Scamacca. I problemi economici del club neroverde potrebbero portare a una cessione immediata e la Juve vorrebbe approfittarne. Mauro Icardi e Arkadiusz Milik al momento restano solo affascianti suggestioni.
Roma: i rinforzi per Mourinho arrivano dalla Premier League
José Mourinho pescherà in Premier League. O almeno è questo che pensano, sperano e sognano i tifosi della Roma, attualmente sesti in classifica e leggermente delusi dalla gestione del portoghese. I calciatori attualmente nel mirino della formazione capitolina sono tre, tutti provenienti dall’Inghilterra. Il più vicino è Maitland Niles. Classe ’97, in forza all’Arsenal: centrocampista universale, garantisce quantità e qualità in mediana. I londinesi lo valutano intorno ai 12 milioni e a Mourinho piace la duttilità utile a garantirgli un elemento di valore al centro e sulla fascia. Un ruolo, quest’ultimo, che potrebbe ricoprire Charlie Wellens, diciannovenne del Manchester United già allenato dallo Special One. La trattiva molto difficile, sebbene il calciatore ad oggi non trovi spazio tra i “grandi” e giochi solo con l’U23. Chiude il quadro il gigante Loftus-Cheek. Altro centrocampista, stavolta proveniente dal Chelsea, con l’obiettivo di garantire la solidità che la Roma non ha dimostrato proprio in mezzo al campo. Ma tutto dipende da quanto vorrà spendere il magnate texano Dan Friedkin, attuale presidente del club. Tra le sette sorelle, la Roma ha forse la maggiore disponibilità economica allo stato attuale, ma si resta ben lontani dai mercati dei campionati stranieri. E inoltre, il passivo della sessione estiva di mercato è stato di circa 95 milioni di euro.

Lazio: dal vice immobile ai problemi finanziari
Il botto di fine anno rischia di farlo la Lazio. Ma stavolta il significato della parola non è legata all’arrivo di un calciatore di grande livello, ma alle notizie riguardante i sei club con problemi di liquidità attualmente in Serie A. Uno di questi è la Lazio, gli altri sono Bologna, Cagliari, Empoli, Genoa e Sassuolo. Secondo quanto rivelato nei giorni scorsi, questi club non avrebbero attualmente le risorse per operare sul mercato e non potrebbero andare ad acquistare alcun calciatore. Un vero shock per i tifosi laziali, che pregustavano la caccia al vice Immobile tanto richiesto dal tecnico Sarri, per far fronte a una stagione che non vede le aquile brillare particolarmente. La formazione romana è attualmente ottava, superata anche dalla Fiorentina: molto al di sotto delle aspettative. Se la Lazio dovesse risolvere questa situazione, che sia con una ricapitalizzazione o con qualche cessione, allora si potrebbe inseguire il sogno numero uno del tecnico: Hudson-Odoi. L’attaccante e Sarri sono già stati insieme al Chelsea e questo potrebbe essere ottimo per ottenere il sì del calciatore, ma il cartellino costa tanto, forse troppo per le attuali casse laziali: 35 milioni di euro. Inoltre, la frattura tra tifoseria e capitan Acerbi potrebbe far sì che il difensore lasci già a gennaio la capitale. In quel caso, dovrebbe arrivare almeno un innesto per il pacchetto arretrato, ma sarà un mercato molto complicato a causa delle vicende legate ai bilanci.